Growth Hacker, il lavoro più pagato della Silicon Valley

Nella Silicon Valley, tempio di start up e geni del tech, non si fa altro che parlare di “Growth Hacker”, il lavoro del futuro. E anche il più pagato. Una figura professionale che negli States è ritenuta indispensabile per fare della propria impresa un’idea innovativa e di successo. E anche se in Europa non ha ancora raggiunto la stessa popolarità, meglio prendere due appunti per aggiornare i profili social  LinkedIn, Facebook e Instagram in primis – e arrivare preparati al vostro prossimo colloquio di lavoro.

Chi è il Growth Hacker?

Meglio conosciuto come “pirata della crescita”, il Growth Hacker si occupa di ideare e sviluppare le strategie di crescita (“growth” in inglese) per la propria azienda. È un mix tra un ingegnere informatico e un esperto di marketing, ma deve anche saper gestire i canali social ed essere un ottimo content writer. Questo perché oggi milioni di aziende si affidano pienamente a Internet per creare siti, pubblicare articoli, lanciare promozioni, twittare, postare e bloggare. Ma proprio questa enorme quantità di contenuti e la competizione crescente penalizzano le aziende più tradizionali e le allontanano dai potenziali clienti. Ecco allora che entra in gioco il nuovo genio del web!

Le attività di Growth Hacking

Per prima cosa, chi vuole diventare un Growth Hacker di successo deve avere come obiettivo principale questo: ottenere risultati brillanti con budget ridotti. Da ripetere più volte al giorno mentre si portano a termine gli altri goal attraverso 5 strategie fondamentali nell’attività di Growth Hacking:A/B Testing. Significa testare diverse versioni del tuo sito, in modo da individuare quella che genera più conversioni, e cioè che attrae più visitor (clienti).Per esempio, potresti scoprire che un bottone color rosso riesce ad attrarre più click rispetto a uno verde oppure che un certo tipo di banner è più adatto al tuo pubblico rispetto a un altro e così via.

1.Ottimizzazione SEO. Dall’inglese “Search Engine Optimization”, l’“ottimizzazione per i motori di ricerca” è l’insieme di strategie e pratiche che aumentano la visibilità di un sito internet migliorandone la posizione nelle classifiche dei motori di ricerca. In sintesi, chi punta ai primi posti su Google, deve saper ottimizzare lastruttura del sito, del codice HTML, dei contenuti testuali, la gestione dei link in entrata (ovvero che da altri siti puntano verso il tuo sito, detti Backlink) ed in uscita (che dal tuo sito puntano verso altri).

2.Content e Email Marketing. Si tratta di due tipi di marketing direttoche utilizzano i contenuti del sito e la posta elettronica come mezzo per acquisire nuovi clienti, fidelizzarne altri, o convincere quelli precedenti ad acquistare subito qualcosa (Call to Action).

3.Social Marketing. È il mezzo tra i più efficaci per dare maggiore visibilità alla propria azienda attraverso social media, comunità virtuali e aggregatori 2.0. L’esperto di Social Media Marketing si occupa della gestione dei rapporti online (PR 2.0), l’ottimizzazione delle pagine web fatta per i social media (SMO, Social Media Optimization) e tutte le diverse piattaforme che si trovano nel web: siti di social network, foto video e slide sharing, comunità 2.0, Wiki etc.

4.Advertising classico ancora in voga, è la pubblicità commerciale che ha come obiettivo principale la promozione di un prodotto di mercato e la fidelizzazione del pubblico attraverso i mezzi più svariati: tv, radio, cartelloni pubblicitari e, ovviamente, il web.

5.Per riassumere, il Growth Hacker è una figura trasversale all’interno dell’azienda che fa della multidisciplinarietà il suo punto di forza. È un esperto di comunicazione, di marketing e di prodotto. Sa comunicare con i media e con i clienti, si aggiorna continuamente ed è un amante delle nuove tecnologie. I growth hacker hanno competenze di coding, data analysis, finanza, networking, marketing e design.

Che tipo di persona è?

Se dovessimo tracciare un’identikit del Growth Hacker di successo, potremmo dire che si tratta di una personalità con un forte spirito imprenditoriale, in grado di correre dei rischi e prendersi delle responsabilità; è disciplinato, una caratteristica per niente scontata quando si parla di giovani imprenditori; è un leader, che guida e motiva tutti i componenti del team di cui fa parte; è un portavoce capace di diffondere la “cultura della crescita” all’interno della propria azienda; è orientato ai dati e non affida le sue decisioni all’istinto o all’intuito.

Quanto guadagna un Growth Hacker?

Secondo gli ultimi dati degli esperti Growth Engineers il Growth  Hacking è ad oggi nella classifica tra le professioni più pagate al mondo. La cifra si aggira tra i 60.000 e i 170.000 euro all’anno. Questo perché è una figura piuttosto rara da trovare per via delle molteplici attività di cui si prende carico. Oltretutto, è molto difficile da assumere poiché accetta solo lavori che gli interessano e lo fanno crescere professionalmente. Tra i Growth Hacker più famosi ci sono Andrew Chen di Uber, Neil Patel, fondatore di Kiss Metrics e Crazy Eggs, e Sean Ellis ideatore del celebre sito GrowthHackers.com