Collocamento mirato: come funzionano le liste e perché iscriversi

Collocamento mirato: come funziona nel dettaglio l'iscrizione alle liste di collocamento mirato (ex obbligatorio) e quali sono i benefici per persone con disabilità.

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Il collocamento mirato dei disabili è l’insieme delle procedure che consentono di valutare le capacità lavorative di una persona con disabilità.

Per iscriversi alle liste è necessario essere in possesso di specifiche caratteristiche ed essere disoccupati. Tuttavia, in limitati casi previsti dalla legge, è possibile conservare il posto in graduatoria anche quando si trova un’occupazione.

Collocamento mirato: che cos’è

Disciplinato dalla Legge 68/99, comprende gli strumenti tecnici e di supporto per valutare gli individui con disabilità, al fine di trovare la posizione lavorativa più adatta a loro. Include dunque l’analisi dei posti di lavoro, ma anche forme di sostegno e altre iniziative volte alla risoluzione dei problemi negli ambienti lavorativi.

Chi può iscriversi alle liste di collocamento?

Per iscriversi alle liste di collocamento, il lavoratore deve trovarsi in una delle seguenti condizioni:

  • minorazione fisica, psichica o sensoriale o handicap intellettivo tale da causare una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%;
  • invalidità del lavoro in percentuale maggiore del 33%;
  • invalidità di guerra, invalidità civile di guerra o invalidità per servizio;
  • inabilità allo svolgimento della propria mansione, a seguito di un infortunio o di una malattia con riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 60%.

 

La legge annovera tra i lavori diversamente abili, ammettendone l’accesso alle liste di collocamento mirato, le seguenti professioni: centralinisti telefonici, massaggiatori, massofisioterapisti, terapisti della riabilitazione e gli insegnanti non vedenti.

La disciplina contempla all’interno del collocamento mirato anche alcune persone normodotate. Nello specifico:

  • gli orfani e i coniugi superstiti dei deceduti o dei grandi invalidi per causa di lavoro, di guerra o di servizio;
  • le vittime del terrorismo e della criminalità organizzata e i loro familiari.

Collocamento mirato: come funziona?

Il collocamento mirato garantisce l’accesso a una graduatoria unica, comprendente tutte le invalidità, che il Centro per l’impiego utilizza quando un’azienda fa domanda per l’assunzione di un lavoratore disabile.

I datori di lavoro, siano essi pubblici o privati, sono infatti tenuti ad assumere lavoratori appartenenti alle categorie protette nelle seguenti misure: un lavoratore in aziende con 15-35 dipendenti, due lavoratori in aziende con 25-50 dipendenti e il 7% in aziende con più di 50 dipendenti.

Essere iscritti al collocamento mirato consente di farsi trovare dalle aziende, poiché il Centro per l’Impiego - tenendo conto della compatibilità tra il tipo di lavoro e la singola disabilità - chiama i lavoratori seguendo l’ordine stabilito dalla graduatoria.

La graduatoria del collocamento mirato prende in considerazione sei parametri fondamentali:

  • anzianità di iscrizione;
  • carico familiare;
  • difficoltà nella locomozione;
  • situazione economica e patrimoniale;
  • percentuale di invalidità;

altri elementi individuati dalla singola Regione.

Come iscriversi?

Per iscriversi alle liste di collocamento mirato è necessario rispettare tre requisiti:

  • età: non possono entrare in lista né i minori di 16 anni né chi ha raggiunto l’età pensionabile;
  • disabilità: la persona deve essere in possesso del certificato di invalidità rilasciato dall’INPS;
  • essere disoccupati.

Tuttavia, è possibile mantenere l’iscrizione alle liste di collocamento mirato anche se si ha un’occupazione, purché il reddito da attività lavorativa non sia superiore a € 8.174,00 in caso di lavoro dipendente e assimilato o a € 5.500,00 in caso di lavoro autonomo.

L’iscrizione deve infine essere richiesta presso l’ufficio del Centro per l’Impiego del proprio territorio.

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