Job Talks, Adecco e SITE insieme per i futuri professionisti della GenZ

Una serie di incontri con gli studenti di diverse scuole per far sì che conoscano e si avvicinino a realtà lavorative del territorio scoprendo opportunità inaspettate. SITE sceglie il progetto Job Talks di Adecco, un vero e proprio programma di education e orientamento innovativo pensato per i futuri professionisti della Generazione Z.
Interviste

 

 

Azienda che opera nell’ambito delle Telecomunicazioni, 3mila dipendenti e una storia di continua crescita e innovazione. Quella di SITE è una storia di oltre 75 anni (l’azienda è stata fondata nel 1947), di impegno nello sviluppo tecnologico delle reti di telecomunicazione, di energia e di trasporto ferroviario del nostro paese. Oggi, SITE è un’azienda che opera a livello nazionale, fornendo ai suoi clienti servizi di eccellenza nell’integrazione di sistemi tecnologici, e soluzioni proprietarie d’avanguardia. Un gruppo che ha nelle persone il fulcro del proprio sviluppo, consapevole che per raggiungere il pieno successo di business, garantendo un’elevata qualità della vita all’interno dell’azienda, serve selezionare e far crescere talenti e competenze.

“Formazione & Nuove Competenze” in SITE sono visti come strumenti e opportunità indispensabili per la crescita di nuovi talenti in grado di apportare idee, raggiungere nuovi traguardi e creare valore. Per questo l’azienda investe nella formazione e progetti di ricerca in linea con la cultura d’impresa e condivide iniziative che non riguardano solo lo sviluppo professionale delle risorse interne all’organizzazione. È in quest’ottica che si inserisce la scelta di aderire al progetto Job Talks, il format ideato, organizzato e promosso da Adecco per aiutare le aziende a raccontare la propria storia, i propri valori, la propria visione del mondo e del mercato, promuovere sé stesse agli occhi delle giovani generazioni che hanno bisogno di nuove modalità “smart”, dinamiche e non tradizionali per avvicinarsi al mondo del lavoro e alle aziende.

“I Job Talks sono incontri tra una o più aziende di una stessa industry e studenti universitari o di istituti scolastici in target. Pensati appositamente per aziende che cercano un momento di confronto costruttivo con i giovani, per scoprirne il potenziale e farsi conoscere con modalità nuove e più attrattive dalla futura forza lavoro”, spiega Michela Santonastaso, Education People Advisor, Responsabile progetto Job Talks. 

 

Offrire continue opportunità di crescita e apprendimento professionale e personale

A raccontare il perché della scelta di SITE sono Simona Ravoni, General Administration And Recruiting Talents Director - Human Resources Department di SITE, ed Eleonora Cerioni, Recruitment and Training Specialist - Human Resources Department.

“Da qualche anno abbiamo inserito un claim al nostro brand che recita: ‘Ispirati dal progresso’. Un messaggio chiaro e forte che racchiude tutta l’essenza della nostra azienda che crede nello sviluppo e nell’innovazione con l’obiettivo di mettere i progressi della tecnologia al servizio delle persone, delle imprese e del territorio”, spiega Ravoni. “Una missione che richiede una crescita continua delle professionalità inserite in azienda, sia in termini di competenze sull’innovazione tecnologica sia dal punto di vista delle attitudini e delle abilità all’innovazione di metodo e di processo. Il nostro impegno alla formazione ed alla crescita dei talenti è diffuso e trasversale lungo tutta l’azienda, dagli ingegneri impegnati nella ricerca e sviluppo ai tecnici che operano sul campo, passando per tutte le linee di business”.

Un impegno che merita di essere raccontato, soprattutto a chi non immagina che ci siano realtà di eccellenza tecnologica così d’avanguardia sul territorio, con un posizionamento ed una crescita internazionale (quando si tratta di tecnologie, si pensa sempre ai brand più noti e blasonati), per far conoscere loro “storie diverse” e dare qualche spunto in più per potersi orientare. 

“Abbiamo subito colto nel progetto Job Talks di Adecco le affinità con i nostri obiettivi (e valori) in termini di recruiting, formazione, gestione dei talenti, intravedendo nei percorsi di orientamento/education nelle scuole la possibilità di raccontare un settore, e un’azienda, spesso poco conosciuti, nonché di dare un respiro più ampio al nostro impegno nell’offrire continue opportunità di crescita e apprendimento professionale e personale, anche fuori dalla nostra organizzazione interna”, aggiunge Cerioni. “Siamo ormai al terzo anno del progetto, segno innegabile del suo valore”.

 

Job Talks, il percorso di SITE

“I Job Talks consistono in veri e propri scambi di idee ed opinioni, di domande e di risposte. Questo format permette di far conoscere la propria realtà, la propria storia e ricchezza aziendale: un incontro alla pari dove aziende e studenti si presentano e si raccontano con lo scopo di porre le basi per relazioni durature”, dettaglia Santonastaso. “Il format prevede una presentazione dell’azienda attraverso modalità di interazione e confronto, nonché linguaggi e approcci ‘smart’ tipici della Generazione Z, momenti di dialogo aperto in cui sono gli studenti stessi ad intervistare i referenti aziendali e i responsabili Adecco rispetto a specifici temi di interesse."

I temi scelti sono legati al settore industriale cui le aziende aderenti appartengono e alle prospettive del mondo del lavoro. La definizione dei temi e la programmazione delle attività viene discussa nel corso di incontri di pianificazione che prevedono la presenza di tutti gli attori coinvolti (Adecco, aziende, istituti scolastici e università). Il format dei Job Talks, di fatto, consente di mettere in relazione l’azienda - il mondo del lavoro - e gli studenti - la scuola, l’università - favorendone l’incontro e la conoscenza reciproca.

“Non è sempre facile riuscire ad avvicinare mondi molto distanti che parlano linguaggi differenti”, ammette Cerioni. “Dopo la prima esperienza, già positiva, abbiamo continuato a migliorare format e contenuti insieme ad Adecco, per esempio cercando linguaggi più vicini al mondo dei giovani (usando immagini e video), raccontando storie avvincenti e capaci di destare curiosità (per esempio narrando la storia delle telecomunicazioni e le sue varie rivoluzioni), coinvolgendo i tecnici della nostra azienda per raccontare agli studenti le peculiarità e le curiosità del loro lavoro, anche con aneddoti divertenti, mostrando loro ‘gli attrezzi del mestiere’ e rendendosi disponibili a tutte le loro domande”.

Grazie a questo progetto il “side effect” sull’azienda è evidente, sia per via della curiosità che si riesce ad innescare nei ragazzi, sia in termini di reputazione e riconoscibilità del brand. “Ci capita che i ragazzi chiedano, quasi intimoriti, se dopo gli studi siano effettivamente già occupabili in un’azienda come la nostra”, spiega Cerioni. “Attraverso i Job Talks prendono coscienza del fatto che hanno già la formazione e le abilità per entrare nel mondo del lavoro, rasserenati anche dal fatto che, in una realtà come la nostra, saranno accompagnati nella formazione delle competenze e nella crescita professionale; oppure, iniziano a vedere con più chiarezza come proseguire gli studi, quali indirizzi scegliere, con che finalità, prendendo in considerazione ambiti che prima dell’esperienza con i Job Talks magari non avevano nemmeno considerato”.

“Capiamo il successo del Job Talks proprio durante gli incontri diretti con gli studenti”, aggiunge ancora Cerioni, “quando i ragazzi incuriositi ci rivolgono tante domande…e questo succede sempre!”.

“Il dialogo e la conoscenza sono sempre le vie migliori per aprire un confronto aperto e costruttivo tra aziende e scuole”, evidenzia in chiusura Ravoni. “Una realtà come la nostra, in continua crescita, ha bisogno di risorse e competenze sempre più specialistiche; inutile negare che, oggi, ci siano problematiche di skills shortage comuni a moltissime aziende. Ma bisogna guardare lontano perché è anche attraverso l’orientamento e la disponibilità ad accompagnare i giovani nelle loro scelte e nella loro crescita che si risolvono queste criticità”.

 

 

 

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