Trasformare la passione per i social in lavoro? Si può!

Foto, video e live possono davvero essere considerati un lavoro? Certamente, e la passione diventa subito business!

Abbiamo già visto come i social media possano giocare a tuo favore in materia di Personal Branding. Proseguiamo quindi il viaggio tra i falsi miti del mondo del lavoro smascherando chi crede non sia possibile trasformare la passione per i social in una professione. Guidati da Federica Mutti e Lorenzo Ostuni, in arte Favij, uno dei più noti Youtuber italiani, abbattiamo gli stereotipi: non bastano uno smartphone, una telecamera e il sorriso per riuscire ad affermarsi online.

Quali sono le Skill necessarie per intraprendere una carriera nel social media marketing? Quali opportunità esistono per chi vuole lavorare con questi canali e cosa si nasconde dietro un semplice post?

Italiani: digitalizzazione, presenza online e uso dei social

Se stai pensando di intraprendere una carriera come social media manager, il primo passo è capire come si comportano online gli italiani. Le domande che devi porti sono: quali sono i canali più usati? Qual è il pubblico specifico delle diverse piattaforme? Quali contenuti riscuotono maggiore successo?

Ecco alcuni dati per aiutarti a comprendere meglio il rapporto tra gli italiani e il digitale:

  • Il numero di italiani connessi aumenta di anno in anno, le persone online sono quasi 50 milioni e quelle attive sui social circa 35 milioni;
  • Cresce sempre di più anche il tempo trascorso online, arrivando a una media di 6 ore al giorno. A trattenere tanto tempo gli utenti davanti allo schermo sono soprattutto serie tv, film in streaming e social;
  • In media ogni utente possiede 7,8 profili

Ma parlando di piattaforme, quali sono quelle più popolari?

  • YouTube è in vetta alla classifica, conta l’88% degli utenti, in prevalenza uomini;
  • Seguono poi Facebook e le sue app Instagram e WhatsApp con una buona distribuzione tra uomini e donne;
  • TikTok merita, invece, una menzione a parte: nel 2019 è stata la seconda app più scaricata al mondo. In Italia la sua audience è triplicata nel giro di pochi mesi, arrivando a 4 milioni di utenti a novembre 2019. Nonostante possa sembrare una piattaforma per giovanissimi, la crescita ha coinvolto indistintamente diverse fasce di età (25-34enni +258% e over 35 +201%);
  • Per gli amanti del gaming è Twitch ad avere la meglio: piattaforma di live streaming che nel 2020 conta 784 miliardi di minuti guardati dagli utenti e 2 milioni di streamer mensili a livello globale.

E se ti stai chiedendo cosa cercano gli italiani online, la risposta è intrattenimento: il 92% preferisce contenuti video e il 34% vlog, ovvero blog sotto forma di video; il 57% ascolta musica in streaming, il 39% web radio e il 23% podcast.

Youtuber di professione

Se i video sono la tua passione, allora potresti cimentarti come Youtuber. Si tratta di un lavoro vero e proprio e anche la Treccani ne riconosce l’importanza, definendo questa figura come “persona, di solito giovane, iscritta alla comunità del sito di condivisione YouTube, che carica video originali in cui si esibisce in una sorta di spettacolo personale… ottenendo talvolta popolarità e successo commerciale”. Riuscire a guadagnare con YouTube sarebbe sicuramente fantastico, ma non credere che sia facile:

  • Studia la piattaforma, cerca di analizzare quali sono le tematiche che interessano maggiormente al tuo target di riferimento e quali sono i format che hanno più successo. Lasciati ispirare da chi ce l’ha fatta e individua la tua nicchia;
  • Informati e approfondisci le tematiche legate alla strategia creativa e impara tutto quello che c’è da sapere sull’ottimizzazione, per cercare di rendere i tuoi contenuti più visibili;
  • Collabora con altri videomaker o assicurati di avere tutta l’attrezzatura necessaria per girare i tuoi video in autonomia. Per iniziare non è necessario usare una videocamera professionale, l’importante è saper sfruttare gli strumenti a tua disposizione;
  • Pianifica in anticipo il calendario delle pubblicazioni, così da avere il tempo di postprodurre il contenuto e montarlo.

YouTube offre buone possibilità di guadagno per chi vuole affermarsi sulla piattaforma. Oltre a contenuti sponsorizzati da parte di brand e aziende, infatti, è possibile fare richiesta per aderire al programma partner che ti permette  di accedere a diverse funzionalità di monetizzazione, come entrate derivanti da annunci pubblicitari, funzioni Superchat o abbonamenti al canale.

Da grande voglio fare… l’Instagrammer

Instagram rientra sicuramente tra i preferiti dagli italiani. Potrebbe sembrare facile, ai più, riuscire ad avere successo su questa piattaforma, ma non credere che sia tutto oro quello che luccica. I continui aggiornamenti dell’algoritmo, le sempre nuove funzionalità e la crescente moltitudine di contenuti rende sempre più difficile riuscire a emergere. Se credi che la tua vera vocazione sia essere un Instagrammer è bene che ti prepari con attenzione e che ti armi di pazienza:

  • Scegli una nicchia, qualcosa che ti appassiona e di cui parlare con i tuoi follower;
  • Studia quello che vuoi comunicare attraverso il tuo feed, ancora prima di pubblicare la tua prima foto individua lo stile del tuo profilo;
  • Se vuoi occuparti anche della composizione degli scatti non lasciare nulla al caso, familiarizza con macchina fotografica e smartphone e segui corsi di fotografia. Lo stesso vale per la postproduzione. Puoi scegliere anche di avvalerti del supporto di fotografi di settore;
  • Quando apri il tuo profilo, scegli account aziendale o Creator, in questo modo avrai accesso ai dati statistici dei tuoi contenuti;
  • Quando pubblichi una foto fai attenzione al copy, utilizza parole che suscitino emozioni o creino connessioni con i tuoi follower, invitandoli a interagire, e scegli bene gli hashtag;
  • Una volta che la tua follower base inizia a crescere, coltiva le relazioni con i tuoi contatti. Per avere successo non conta quanti utenti ti seguono, ma il loro coinvolgimento!

Lavorare su Instagram porta guadagno? La risposta è sì, a patto che tu riesca a spiccare tra i tanti social addicted. Ti sarà capitato di imbatterti in post con #ADV o #sponsored, ecco questi sono contenuti sponsorizzati e retribuiti da brand che vogliono raggiungere un pubblico più ampio. Non solo, puoi partecipare a programmi di affiliazione, ottenendo una percentuale sulle vendite di alcuni prodotti o offrire ai tuoi follower servizi a pagamento, come corsi online o ebook.

Come vincere la challenge per diventare un TikToker?

Tra le piattaforme che stanno vivendo un vero e proprio boom troviamo TikTok, che si sta affermando in Italia con una velocità fuori dal comune. Se vuoi cavalcare l’onda del successo di questo canale e diventare un TikToker professionista non lasciarti scoraggiare da chi ti dice che si tratta solo di una bolla pronta a esplodere: tentar non nuoce!

  • Studia quali sono le funzioni del canale e quali possibilità offre, familiarizza con gli effetti per i video e approfondisci le tue conoscenze in tema di produzione e postproduzione;
  • Individua le tendenze nazionali e internazionali, non smettere mai di informarti e di guardare quello che succede intorno a te e sul tuo feed;
  • Partecipa a challenge e riproduci i trend, ma non dimenticare di creare video originali.

Se vuoi monetizzare la tua attività su TikTok ci sono diverse soluzioni:

  • L’app è nata con un sistema di guadagno nativo, che si traduce in un meccanismo basato su donazioni e monete acquistabili e spendibili sulla piattaforma. Gli utenti possono quindi acquistare monete e spenderle sul canale, anche per inviare regali ai propri profili preferiti. Tramite regali da altri utenti è possibile ottenere anche i cosiddetti diamanti, una valuta che può essere tramutata in denaro reale. Se hai più di 1.000 follower, ad esempio, i tuoi seguaci possono inviarti regali durante una live;
  • Per supportare i creator, TikTok ha lanciato in beta e solo negli USA il Creator Fund, per pagare direttamente i TikToker per i loro contenuti;
  • Le aziende sono sempre alla ricerca di personalità da coinvolgere per raggiungere un pubblico più vasto. Anche su TikTok potresti quindi collaborare con brand per la sponsorizzazione di contenuti o la partecipazione a challenge.

Gaming che passione: essere un Twitcher

Come scrive il team di Twitch “trasmettere in streaming non è solo sinonimo di giochi e divertimento, ma anche di duro lavoro”. Se pensi che i videogame sono solo un passatempo ti sbagli, grazie a questa piattaforma la tua più grande passione può trasformarsi nel lavoro dei sogni.

  • Quello che ti serve è, sicuramente, tanta motivazione: se vuoi diventare uno streamer la competizione è tanta;
  • Prima di iniziare sperimenta, esercitati nell’arte dell’oratoria e dell’intrattenimento, assicurati di saper improvvisare e di riuscire a riempire i vuoti durante la diretta;
  • Assicurati di avere tutta l’attrezzatura adatta, partendo dalla consolle di gioco fino al microfono;
  • Pianifica con attenzione le tue live, mantieni le stesse fasce orarie e una durata minima: pensa che molti professionisti vanno in onda dalle 4 alle 8 ore più volte a settimana;
  • Divertiti e fai in modo di trasmettere la tua passione, non rendere chi ti guarda un semplice spettatore passivo, ma impara a coinvolgerlo.

Twitch mette a disposizione degli streamer un programma affiliati, per permettere di guadagnare attraverso la piattaforma: in questo modo potresti accettare gli abbonamenti dei tuoi spettatori e consentire il tifo suoi tuoi canali, permettendo a chi ti guarda di sostenerti attraverso i bit, una moneta virtuale. La condizione di affiliato ti permette inoltre di guadagnare attraverso la vendita di giochi o elementi di gioco.

La vita da freelance dei social influencer

Diventare un professionista dei social significa il più delle volte lavorare come freelance, ovvero come lavoratore indipendente che offre le proprie competenze e i propri servizi a società o organizzazioni. Qual è il principale vantaggio di questa soluzione? Sicuramente l’autonomia: sei tu a definire i tuoi orari e a concordare con le aziende con cui collabori le scadenze. Non credere però che sia tutto rose e fiori: tra deadline, vincoli contrattuali, consegne e fatture potrebbe essere difficile rispettare i giusti ritmi e staccare la spina quando necessario. Soprattutto dovrai abituarti a entrate variabili e non sempre garantite.

Insomma, i social possono essere un passatempo, ma anche una fonte di guadagno! Continua ad ascoltare i nostri podcast per sfatare altri falsi miti sul mondo del lavoro.