LA GEN Z NEL MONDO DEL LAVORO
Cosa desiderano davvero i giovani della Gen Z per il loro futuro lavorativo? Scopri i loro sogni, le paure e le aspettative dei professionisti di domani grazie alla ricerca di Adecco “La Gen Z nel mondo del lavoro”.
Hanno tra i 18 e i 25 anni, possiedono abilità digitali innate, oggi considerate fondamentali nel mercato del lavoro. Nella guerra dei talenti sono i più corteggiati dalle aziende: parliamo dei ragazzi e delle ragazze della Gen Z e il 20% delle assunzioni in Italia li riguarda.
Grazie all’indagine di Adecco, “La Gen Z nel mondo del lavoro”, puoi conoscerne meglio ambizioni, bisogni e valori, scoprire cosa vogliono e di cosa hanno paura quando si affacciano nel mondo del lavoro
Gli intervistati
A maggio sono state realizzate 1000 interviste a giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni (nati tra il 1998 e il 2005), distribuiti proporzionalmente alle caratteristiche della popolazione di riferimento, secondo i dati ISTAT, per sesso, classe d’età e area geografica.
Passione, prima di tutto, ma lo stipendio conta!
I dati più interessanti della ricerca riguardano i principali fattori che guidano la scelta del lavoro. Lo stipendio è al primo posto con il 61% delle preferenze, ma per una carriera davvero soddisfacente gli Zers vogliono anche altro. Il 32% cerca un impiego in linea con i propri studi e interessi personali e che permetta un buon equilibrio tra vita e lavoro. Un bisogno, questo, che viene espresso anche dall’importanza data alla flessibilità oraria, considerata irrinunciabile dal 30% della Gen Z.
Non ci sono dubbi, nonostante un contesto sociale ed economico incerto, la Gen Z sa esattamente quello che vuole: ben sei su dieci sono pronti a preferire un salario più basso in cambio di un ruolo gratificante e in linea con la loro formazione e con le loro passioni. Questo spirito si riflette nei numeri, con il 74% dei giovani che già lavorano che si dice soddisfatto del proprio lavoro e con il 40% che afferma di aver trovato il lavoro dei loro sogni.
L’allineamento tra valori personali e aziendali, l’impegno verso l’ambiente e i benefit sono importanti solo per il 9% degli intervistati. Il tema DE&I, invece, pesa per il 13% e non perché per gli Zers sia meno rilevante che per altre generazioni, ma molto probabilmente perché sono la prima generazione a crescere in un mondo in cui le relazioni interraziali, i matrimoni gay, i diritti LGTBQ, la gender equality sono parte integrante della realtà socio-culturale in cui viviamo.
Il lavoro che vorrei, tra paura e curiosità
Per gli Zers il futuro è adesso. Eventi come la pandemia, la guerra, il cambiamento climatico e la crisi economica li hanno resi più cauti e orientati verso obiettivi a breve termine. Così il lavoro ideale deve essere soprattutto funzionale a vivere meglio il presente: per il 42% deve permettere di guadagnare abbastanza da poter garantire una buona qualità della vita, per il 20% deve offrire opportunità di carriera e per il 17% deve permettere di coltivare la propria passione.
Ma affrontare l’ingresso nel mondo del lavoro non è facile per i giovani della Gen Z. Le emozioni a riguardo sono contrastanti: se, infatti, nel 68% di loro genera preoccupazione (38%), ansia (31%), confusione (18%) o, persino, rassegnazione (12%), c’è un 55% degli intervistati che sceglie di gettarsi nella mischia con ottimismo, spinti principalmente dalla curiosità (36%) e dall'entusiasmo (32%).
LinkedIn, Social e passaparola, i canali più utilizzati
La maggior parte degli Zers cerca lavoro online, su siti web dedicati (58%) o su LinkedIn (41%), oggi sempre più simile a un social media. Inoltre, il 36% di loro utilizza i social network in modo attivo per cercare lavoro.
Ma c’è di più, perché un altro 36% si affida al passaparola di amici e parenti, anche attraverso i social (il 60% segue i profili social dei propri amici e conoscenti). La famiglia, anche quella “allargata”, è considerata, infatti, un punto di riferimento fondamentale, il 69% degli Zers ritiene le relazioni una priorità. E, in fondo, a rendere le piattaforme come Instagram, TikTok o Facebook così essenziali è proprio la loro capacità di mantenere e creare connessioni.
Dove cercare informazioni sul mondo del lavoro? Non dove ti aspetti!
Il 60% ritiene di essere sufficientemente informato sul mondo del lavoro, ma il restante 40% afferma di non esserlo. Per gli Zers, la famiglia e gli amici sono la fonte di informazioni più affidabile, nonostante ritengano che il compito di supportarli nel loro ingresso nel mercato del lavoro dovrebbe spettare a istituzioni come le agenzie per il lavoro (49%) e le università (43%).
Ma cosa vuole sapere la Gen Z quando si tratta di lavoro? Di seguito in ordine di importanza i topic dichiarati di maggior interesse:
- Come si fa un colloquio
- Capire quali sono i profili più richiesti dalle aziende
- Come si scrive un CV
- Quali sono le forme contrattuali esistenti
- Come si scrive una lettera di presentazione
- Come trovare dei servizi di orientamento al lavoro
- Come si utilizzano gli strumenti online per cercare lavoro
No Game, No Gain
I giovani della GenZ sono appassionati di musica, hobby, sport e gaming, e sono anche incredibilmente aperti e interessati a sfruttare queste passioni per accrescere la loro conoscenza del mondo del lavoro.
Lo dimostra l’interesse degli e-gamer (il 29% degli intervistati) per esperienze di gioco “alternative”: il 32% è, infatti, propenso a utilizzare il gaming come strumento di orientamento al lavoro, per analizzare e mappare le proprie competenze.
Un salto nel metaverso per trovare lavoro? Why not?
Il 75% degli Zers giudica positivamente l’esperienza del metaverso e il 27% ha già sperimentato questo mondo virtuale. Anche se le esperienze più comuni riguardano il gioco (49%) e la socializzazione (46%), e solo uno 0,4% lo utilizza per lavoro, sorprendentemente il 47% degli Zers è interessato a utilizzare il metaverso per scopi lavorativi, come la ricerca di un impiego, i colloqui, o la partecipazione a career day.