Dichiarazione di immediata disponibilità (Did): cos'è, perché farla

Cos'è la Did (Dichiarazione di Immediata Disponibilità), come si fa e perché serve a chi deve ottenere lo stato di disoccupazione e trovare un nuovo impiego.

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A partire dall’1° dicembre 2017, la Did, acronimo di Dichiarazione di Immediata Disponibilità, è obbligatoria per vedersi riconosciuto lo status di “persona disoccupata”.

Per ottenerla è necessario compilare la domanda sul sito MyANPAL, in autonomia o per mezzo di un intermediario, al termine del rapporto di lavoro o durante il preavviso di licenziamento.

 

Cos’è la Did e chi può richiederla

La Did è la dichiarazione che, formalmente, decreta l’inizio dello stato di disoccupazione.

Per compilarla è possibile procedere in tre modi:

  • registrandosi sul sito dell’ANPAL, il Portale Nazionale per le politiche del lavoro;
  • rivolgendosi a un operatore del Centro per l’impiego;
  • utilizzando i sistemi informativi del lavoro regionale. In questo caso la Did viene inoltrata tramite cooperazione applicativa al Nodo di coordinamento nazionale, che rilascia un codice univoco e un indice di profiling.

La Did online può essere presentata da:

  • i lavoratori dipendenti a cui è stato notificato il licenziamento;
  • i disoccupati con indennità di sostegno al reddito;
  • i cittadini senza lavoro che non percepiscono forme di sostegno al reddito.

Solamente richiedendola, la persona viene dichiarata disoccupata. Non solo: lo status di disoccupato viene riconosciuto anche ai lavoratori subordinati con reddito inferiore a 8.145 euro l’anno e ai lavoratori autonomi e parasubordinati con reddito inferiore a 4.800 euro l’anno.

 

Cosa succede se non si fa la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro

La Did è uno strumento importantissimo per chi si trova senza occupazione: chi non la richiede non viene formalmente considerato disoccupato e non può dunque accedere alle misure di sostegno al reddito previste dalla Legge.

Successivamente, infatti, il lavoratore (se sussistono i requisiti) può avere accesso alla Naspi, l’indennità mensile di disoccupazione erogata dall’Inps. Inoltre, può accedere ai corsi di formazione e riqualificazione delle agenzie per il lavoro.

In questo caso è necessario recarsi al Centro per l’Impiego di riferimento per prendere un appuntamento, per stipulare un patto di servizio personalizzato. La persona disoccupata deve infatti impegnarsi a partecipare alle attività di reinserimento previste dal Centro, pena la revoca della Naspi.

 

La Did va rinnovata?

Sebbene la Did non abbia una scadenza, lo status di disoccupazione deve essere dimostrato e rinnovato periodicamente. Per farlo, bisogna seguire le istruzioni del proprio Centro per l’impiego: la maggior parte di essi chiede che il rinnovo venga fatto di persona.

Se si trova un nuovo lavoro di tipo subordinato, la Did viene sospesa per sei mesi. Scaduto questo periodo, se il rapporto prosegue, termina. Lo stesso succede in caso la persona ex disoccupata intraprenda una nuova attività di lavoro autonomo, superando il reddito minimo previsto dalla Legge. Infine, comporta la revoca della Did anche la mancata risposta senza giustificato motivo alle convocazioni del Centro per l’impiego, alle attività di reinserimento e a quanto concordato dal piano personalizzato che viene sottoscritto per beneficiare dei meccanismi di tutela.

 

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