Iniziare un nuovo lavoro è entusiasmante, ma non sempre la realtà soddisfa le aspettative. Può accadere che l’impiego che sembrava perfetto non lo sia nella realtà. O che, durante il periodo di prova, si venga contattati da un’altra azienda che offre condizioni lavorative migliori.
Che fare, dunque? Se sei ancora nel periodo di prova, sappi che puoi dare le dimissioni in modo semplice e senza penalità. Scopri cosa dice la legge, se serve il preavviso, come scrivere la lettera e come regolarti in caso di contratto a tempo determinato o part-time. 
 
Che cos’è il periodo di prova e quanto dura?
Il periodo di prova è la fase iniziale di un rapporto di lavoro, durante la quale il datore di lavoro e il dipendente hanno la possibilità di valutare la reciproca adattabilità e idoneità al ruolo professionale. Durante questo tempo, entrambe le parti hanno maggiore libertà di recesso.
La durata del periodo di prova:
- dipende dal Contratto Collettivo Nazionale (CCNL) applicato;
- solitamente varia da 1 a 6 mesi;
- deve essere specificata nel contratto firmato all’assunzione.
All’interno del contratto che regola la prova è necessario indicare durata, mansioni, ruolo e retribuzione del lavoratore.
 
Si possono dare le dimissioni durante il periodo di prova?
Sì. Le dimissioni nel periodo di prova sono pienamente legittime e non richiedono una motivazione particolare. È un diritto garantito dalla legge e regolato dall’articolo 2096 del Codice Civile, che consente al lavoratore in prova di recedere in qualsiasi momento.
Le dimissioni possono essere rassegnate sia quando la prova è in corso, sia al suo termine.
 
Come funzionano le dimissioni durante il periodo di prova?
Serve il preavviso?
In linea generale, non serve preavviso per le dimissioni in prova, salvo che il CCNL non preveda una durata minima. Ad esempio:
- CCNL Commercio: prevede un termine minimo di preavviso, anche in prova.
- CCNL Metalmeccanico: in genere consente il recesso immediato, ma possono esserci differenze a seconda del livello.
Nota bene: in ogni caso, verifica sempre cosa dice il tuo contratto collettivo.
 
Serve la comunicazione telematica?
No. Le dimissioni in prova non richiedono la comunicazione online tramite il portale del Ministero del Lavoro. Tuttavia, è fortemente consigliata la forma scritta, così da lasciare una traccia formale della decisione.
Si ha diritto alla NASpI?
In caso di dimissioni volontarie, anche se in prova, non si ha diritto alla NASpI, salvo che si tratti di dimissioni per giusta causa. Se invece è il datore a recedere, il lavoratore può accedere all’indennità, se ne ha i requisiti.
 
Come scrivere una lettera di dimissioni nel periodo di prova?
Anche se non obbligatoria, è buona norma scrivere una lettera formale, semplice e diretta, da consegnare a mano o inviare via PEC. Deve contenere:
- i tuoi dati personali;
- la data di decorrenza delle dimissioni;
- un ringraziamento professionale.
Di seguito trovi un fac simile dal quale puoi prendere spunto:
[Nome e cognome lavoratore]
[Indirizzo]
[Città, CAP]
[Data]
 
[Nome del destinatario]
[Titolo o posizione]
[Nome dell'azienda]
[Indirizzo dell'azienda]
[Città, CAP]
 
Oggetto: Dimissioni durante il periodo di prova
 
Gentile [Nome del destinatario],
 
con la presente intendo comunicarLe ufficialmente la mia decisione di dimettermi dalla posizione che attualmente ricopro presso [Nome dell'azienda]. La presente lettera rappresenta le mie dimissioni effettive, che avranno effetto a partire da [data], in conformità con le disposizioni contrattuali riguardanti il periodo di prova.
 
La ringrazio per l'opportunità che mi è stata concessa e per la comprensione riguardo la mia decisione di lasciare l'azienda. Sono grato per l'esperienza che ho acquisito e per le relazioni professionali che ho stabilito durante il mio impiego.
 
Cordiali saluti,
 
[Nome del lavoratore]
 
Dimissioni nel periodo di prova: cosa sapere in caso di contratto a tempo determinato o part-time
Anche con un contratto a tempo determinato o part-time, è possibile recedere in prova, purché:
- il periodo di prova sia previsto dal contratto;
- si rispetti quanto indicato dal CCNL (eventuali vincoli temporali o di preavviso).
Esempio pratico:
Se hai un contratto a tempo determinato di 6 mesi con 10 giorni di prova, puoi lasciare il lavoro in quel periodo senza penalità, ma non potrai farlo liberamente una volta superato.
Stai svolgendo il periodo di prova presso un’azienda, ma pensi che non sia il lavoro adatto a te? Scopri le aree professionali di Adecco per individuare le offerte di lavoro che meglio rispondono ai tuoi obiettivi.
 
Domande frequenti sulle dimissioni durante il periodo di prova
Serve il preavviso per dimettersi durante il periodo di prova?
 In genere no, salvo indicazioni diverse nel CCNL di riferimento.
Le dimissioni nel periodo di prova devono essere comunicate online?
 No. Non è necessaria la comunicazione telematica, ma è consigliata la forma scritta.
Si ha diritto alla NASpI in caso di dimissioni durante la prova?
 Solo se è il datore di lavoro a interrompere il rapporto. In caso di dimissioni volontarie, non si ha diritto alla NASpI.
Cosa scrivere nella lettera di dimissioni durante il periodo di prova?
 È sufficiente indicare i dati personali, la data di uscita, e un messaggio di ringraziamento. Vedi il fac-simile sopra.
Posso dimettermi anche con contratto a tempo determinato?
 Sì, se il contratto prevede un periodo di prova. Al di fuori di questo periodo, invece, non è semplice dimettersi da un contratto a termine.
Che differenza c’è tra dimissioni volontarie e dimissioni in prova?
 Le dimissioni in prova sono più snelle, non richiedono preavviso né burocrazia. Le dimissioni volontarie standard richiedono comunicazione online e rispetto del preavviso previsto dal contratto.
 
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