Asperger e invalidità: percentuale, criteri di valutazione e benefici

Scopri come viene calcolata la percentuale di invalidità per le persone Asperger e quali criteri, diritti e benefici sono associati.

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Fondamentale strumento di tutela per le categorie protette in Italia, la Legge 104 comprende diverse misure per favorire l’autonomia della persona con disabilità, ma anche per sostenere il familiare che se ne prende cura. Tuttavia, l’iter per ottenerla può essere complicato.

In questo articolo, in particolare, approfondiremo il rapporto tra Legge 104, autismo e Asperger, andando a vedere come ottenere la percentuale di invalidità per questo tipo di sindrome.

 

Cosa fare dopo la diagnosi

Dopo aver ricevuto la diagnosi da parte del neuropsichiatra, o di un professionista abilitato, è possibile inviare all’INPS la richiesta per la visita, indispensabile per accedere alla Legge 104.

La certificazione dell’autismo deve essere effettuata da una Commissione medico-legale, istituita presso l’ASL o presso l’INPS. Per accedere alle agevolazioni fiscali, sociali e lavorative previste dalla Legge 104, è infatti necessario che la Commissione riconosca la presenza di una “minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva” che causa difficoltà nell’apprendimento, nelle relazioni o nell’integrazione lavorativa.

 

Percentuale invalidità autismo: i criteri di valutazione

La diagnosi di autismo non dà automaticamente accesso alla Legge 104: fondamentale è valutare quanto la persona autistica sia in grado di inserirsi nella società e, più specificatamente, nel mondo del lavoro.

Attualmente, i criteri diagnostici che vengono utilizzati sono quelli del DSM-IV-TR, del DSM-5 e dell’ICD-10:

  • il DMS-IV-TR inserisce il disturbo autistico tra i Disturbi pervasivi dello Sviluppo (Disturbo autistico, Disturbo di Rett, Disturbo disintegrativo dell’infanzia, Disturbo di Asperger, Disturbo pervasivo dello sviluppo non altrimenti specificato);
  • l’ICD-10 comprende l’Autismo infantile, l’Autismo atipico, la Sindrome di Rett, la Sindrome disintegrativa dell’infanzia e la Sindrome di Asperger (sindromi da alterazione globale dello sviluppo psicologico);
  • il DSM-5 modifica la classificazione dell’autismo, sostituendo la categoria del DPS col Disturbo dello spettro autistico (DSA).

Nello specifico, la sindrome di Asperger si distingue per le seguenti caratteristiche:

  • approccio eccentrico e unilaterale, o indifferenza sociale ed emotiva, con conseguente compromissione delle interazioni sociali;
  • tendenza a rivolgersi agli altri in modo eccentrico, verboso e unilaterale;
  • dedizione a interessi e attività atipiche;
  • prevalenza del Q.I. verbale rispetto al Q.I. non verbale.

 

I benefici della Legge 104 per gli autistici

A seconda della gravità del disturbo autistico diagnosticato, la persona può aver diritto a diverse misure.

L'indennità di accompagnamento, pari per il 2023 a 527,16 euro mensili, viene riconosciuta alle persone con una compromissione grave delle capacità motorie, cognitive e relazionali. L'indennità di frequenza è destinata invece ai minori con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie dell'età, e serve ad aiutarli a inserirsi nel tessuto scolastico e sociale. Il suo importo, per il 2023, è pari a 313,91 euro.

Attualmente, in Italia, è in vigore inoltre un bonus per le aziende che assumono lavoratori con sindrome di autismo.

Le start-up sociali e le imprese innovative che assumono lavoratori con tale disabilità hanno utili d’esercizio esenti per cinque anni dall’imposta sul reddito e dall’IRAP. Inoltre, per tre anni, ricevono un incentivo previdenziale del 70% sulla retribuzione mensile lorda dei lavoratori con disabilità assunti con contratto a tempo indeterminato.

 

 

 

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