Cos’è uno stage e a cosa serve
Con il termine stage ci si riferisce a una forma d'inserimento temporaneo dei giovani all'interno dell'azienda, denominata Ente Ospitante sia essa pubblica o privata, finalizzata a realizzare dei momenti di alternanza tra studio e lavoro nell’ambito dei processi formativi.
Si tratta di un istituto pensato per formare le risorse, che non costituisce un rapporto di lavoro ma che ha l’obiettivo di agevolare le scelte professionali del tirocinante mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro.
Differenza tra stage e praticantato
È bene specificare che lo stage è differente dal “praticantato”, che è un tirocinio obbligatorio propedeutico al sostenimento dell’esame di stato per l'accesso all'abilitazione per esercitare la libera professione. Un esempio di “praticantato” è quello svolto dai laureati in giurisprudenza per poter sostenere l’esame di abilitazione alla professione forense.
Normativa sullo stage: cosa dice la legge?
Il tirocinio o stage è disciplinato in termini generali dall’art. 18 della Legge n. 196/1997 (e il D.M. attuativo n. 142/1998) che al momento dell’entrata in vigore aveva riformato la materia dei tirocini che era prima contenuta in diverse norme di legge.
Altri momenti normativi importanti per la regolazione dello stage sono stati i seguenti:
- nel 2001 la Riforma del Titolo V della Costituzione Italiana ha attribuito alle Regioni una potestà legislativa esclusiva in materia di formazione, facendo sì che le norme regionali emanate in materia di tirocini prevalessero su quelle statali pur ancora in vigore (Corte Cost. n. 50/2005);
- nel 2011 l’ 11 del DL n. 138 (convertito con Legge n. 148/2011) ha indicato una serie di limiti per l’utilizzo dei tirocini che hanno ridotto la possibilità di utilizzo dello strumento. A tale proposito la Corte Costituzionale l’11 dicembre del 2012 con sentenza n. 287 ha dichiarato l’illegittimità dell’art. 11 della Legge n. 148/2011;
- la Legge n. 92/2012 (Riforma Fornero) ha demandato la definizione di linee-guida condivise in materia di tirocini formativi e di orientamento ad un accordo tra il Governo e le Regioni. Il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano hanno concluso il 24 gennaio 2013 l’Accordo previsto dalla Riforma;
- la Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, nella seduta del 25 maggio 2017, ha inoltre emanato l’Accordo sulle nuove “Linee Guida in materia di tirocini formativi e di orientamento”, che aggiorna e sostituisce il precedente Accordo del 2013. Il nuovo Accordo prevede che le Regioni e le Province autonome recepiscano e diano attuazione a quanto previsto nelle Linee guida entro il 25 novembre 2017 mediante delibere, regolamenti o leggi regionali, cui occorre, in ogni caso, fare riferimento per conoscere la disciplina concretante applicabile ai tirocini.
Quanto dura uno stage?
- La durata minima del tirocinio è di 2 mesi (tranne nel caso in cui il soggetto ospitante operi stagionalmente).
- La durata massima del rapporto di tirocinio - comprensiva di eventuali proroghe e rinnovi - per tutte le categorie di soggetti a cui è rivolto, è di 12 mesi.
- Fanno eccezione i tirocini a favore di soggetti diversamente disabili, per i quali la durata massima è di 24 mesi.
Quanti stagisti può ospitare un’azienda?
Il soggetto ospitante può realizzare più tirocini per il medesimo profilo professionale, fatti salvi i seguenti limiti numerici o di quelli che saranno definiti dalle Regioni:
- soggetti con massimo 5 dipendenti a tempo indeterminato: 1 tirocinante;
- soggetti con un numero di dipendenti a tempo indeterminato compreso tra 6 e 19: massimo 2 tirocinanti contemporaneamente;
- soggetti con più di 20 dipendenti a tempo indeterminato: tirocinanti nel numero massimo pari al 10% dei dipendenti a tempo indeterminato contemporaneamente, con arrotondamento all’unità superiore
Compensi e relativo regime fiscale
Per l’attività di stage o tirocinio è previsto un rimborso spese. Molte Regioni hanno stabilito quello che è, a tutti gli effetti, un importo minimo di rimborso spese da erogare mensilmente a ogni stagista.
Stage e retribuzione: è previsto uno stipendio?
Lo stage non è considerato un rapporto di lavoro subordinato; quindi, non prevede uno stipendio nel senso tradizionale. Tuttavia, per i tirocini extracurriculari è previsto un rimborso spese obbligatorio, stabilito dalle normative regionali. Questa misura mira a riconoscere il tempo e l’impegno del tirocinante, tutelandolo dal punto di vista economico durante l’esperienza formativa.
Nei tirocini curriculari, cioè quelli previsti all’interno di percorsi scolastici o universitari, il rimborso non è sempre obbligatorio e dipende dalla singola convenzione tra ente promotore e azienda ospitante.
Rimborso spese minimo: cosa prevede la normativa
Secondo le Linee guida nazionali del 2017, recepite dalle Regioni con delibere locali, il rimborso minimo per i tirocini extracurriculari non può essere inferiore a una soglia prestabilita, generalmente compresa tra 300 e 800 euro mensili a seconda della Regione.
Alcune Regioni, come Emilia-Romagna, Lombardia, Lazio e Toscana, hanno fissato il rimborso minimo obbligatorio a 500 euro lordi al mese, mentre altre prevedono importi diversi. Il mancato riconoscimento del rimborso spese può comportare sanzioni per l’azienda ospitante.
Obblighi, assicurazione e diritti dello stagista
Nel progetto formativo vengono specificati:
- quali saranno le attività da affidare al tirocinante durante lo stage;
- gli obiettivi e le modalità di svolgimento dello stage;
- le competenze da acquisire con riferimento alla figura professionale di riferimento;
- i diritti e i doveri delle parti coinvolte (tirocinante, tutor aziendale, referente del progetto promotore).
Il soggetto promotore deve assicurare (anche per le eventuali attività rientranti nel progetto formativo anche se svolte dal tirocinante al di fuori dell’azienda) il tirocinante contro gli infortuni sul lavoro presso l’INAIL, oltre che per la responsabilità civile verso terzi.
Chi è il tutor e cosa fa
Ogni tirocinante ha diritto a un tutor aziendale, figura interna all’azienda ospitante, incaricata di guidarlo e supportarlo durante il percorso formativo. Il tutor ha il compito di:
- fornire assistenza nello svolgimento delle attività previste;
- monitorare i progressi e l’apprendimento dello stagista;
- coordinarsi con l’ente promotore per eventuali aggiornamenti o problemi;
- valutare, insieme al tirocinante, il raggiungimento degli obiettivi del progetto formativo.
In alcuni casi è previsto anche un tutor dell’ente promotore, che garantisce il corretto svolgimento del tirocinio dal punto di vista didattico e normativo.
Quali sono i diritti dello stagista
Lo stagista, pur non essendo un dipendente, ha diritto a una serie di tutele previste dalla normativa nazionale e regionale. Tra i principali diritti:
- un progetto formativo personalizzato, con obiettivi chiari e attività coerenti;
- un rimborso spese minimo, per i tirocini extracurriculari;
- un ambiente lavorativo sicuro e formativo;
- un tutor aziendale di riferimento;
- la possibilità di esprimere valutazioni sull’esperienza svolta;
- il rilascio di un’attestazione finale che certifichi le competenze acquisite.
Le aziende non possono utilizzare lo stage per sostituire lavoratori dipendenti o mascherare forme di lavoro subordinato.
Come attivare uno stage: enti promotori e iter
Per attivare legalmente uno stage, è necessario l’intervento di un ente promotore, ovvero un soggetto autorizzato come:
- Università o istituti scolastici
- Centri per l’impiego
- Agenzie per il lavoro
- Enti di formazione accreditati
L’ente promotore si occupa di:
- stipulare una convenzione con l’azienda ospitante;
- definire il progetto formativo individuale con tutor, obiettivi, durata e contenuti;
- assicurare lo stagista contro infortuni e responsabilità civile;
- monitorare il corretto svolgimento dell’esperienza formativa.
Infine, il tirocinio non può iniziare senza la formalizzazione del progetto formativo e l’approvazione da parte dell’ente promotore. L’azienda ospitante deve inoltre rispettare i limiti numerici stabiliti dalla normativa e garantire condizioni adeguate allo sviluppo professionale del tirocinante.
Domande frequenti sullo stage
Cos’è lo stage e a cosa serve?
Lo stage, o tirocinio, è un’esperienza formativa temporanea che permette ai giovani di entrare in contatto diretto con il mondo del lavoro. Serve ad acquisire competenze pratiche, completare il percorso di studi e orientare le proprie scelte professionali, senza costituire un vero rapporto di lavoro subordinato.
Lo stage è obbligatorio per lavorare?
No, lo stage non è obbligatorio per accedere al lavoro, salvo i casi di praticantato obbligatorio richiesto da alcune professioni (ad esempio avvocati, commercialisti). È invece un’opportunità volontaria per sviluppare competenze e aumentare le possibilità di inserimento lavorativo.
Quanto dura uno stage?
La durata di uno stage varia in base alla normativa regionale e alla tipologia di tirocinio. In generale, la durata minima è di 2 mesi e quella massima di 12 mesi, che può arrivare fino a 24 mesi per i soggetti disabili. Il limite include eventuali proroghe o rinnovi.
Lo stage è retribuito?
Sì, per legge è previsto un rimborso spese obbligatorio per gli stage extracurricolari. L’importo minimo viene stabilito dalle Regioni, mentre per i tirocini curriculari (legati a percorsi di studio) può non essere previsto un compenso.
Qual è il rimborso minimo per uno stage?
Il rimborso minimo mensile varia da Regione a Regione. In molte Regioni italiane si aggira tra i 300 e i 500 euro mensili, ma è sempre necessario consultare la normativa regionale vigente per conoscere l’importo esatto.
Chi può fare uno stage?
Possono fare uno stage studenti, neolaureati, disoccupati e in generale persone in cerca di prima occupazione. I requisiti specifici variano in base alla tipologia di tirocinio (curriculare o extracurriculare) e alle disposizioni regionali.
Quali diritti ha uno stagista?
Lo stagista ha diritto a un progetto formativo personalizzato, a un tutor aziendale e all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e la responsabilità civile verso terzi. Inoltre, ha diritto al rimborso spese minimo e al rispetto delle modalità e degli obiettivi concordati nel progetto formativo.
Quanti stagisti può ospitare un’azienda?
Il numero massimo di stagisti che un’azienda può ospitare contemporaneamente dipende dal numero di dipendenti a tempo indeterminato:
- fino a 5 dipendenti: 1 stagista;
- da 6 a 19 dipendenti: massimo 2 stagisti;
- oltre 20 dipendenti: fino al 10% dei dipendenti a tempo indeterminato, arrotondato all’unità superiore.
È possibile fare più di uno stage?
Sì, è possibile svolgere più di uno stage nel corso della propria carriera, anche presso la stessa azienda, purché rispettati i limiti previsti dalle normative regionali e le finalità formative del tirocinio.
Come si attiva uno stage?
Uno stage si attiva tramite un ente promotore (università, scuola, centro per l’impiego o agenzia per il lavoro) e un ente ospitante (azienda pubblica o privata). Le due parti sottoscrivono un progetto formativo che definisce obiettivi, durata, attività e diritti/doveri del tirocinante.
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