Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) è una somma che il datore di lavoro accantona annualmente a favore del lavoratore e che viene corrisposta al termine del rapporto di lavoro. Tuttavia, l’importo che si riceve al momento della liquidazione non corrisponde esattamente a quanto accantonato, a causa dell’applicazione della tassazione sul TFR, regolata da norme specifiche.
In questo approfondimento chiara scoprirai come funziona la tassazione del TFR, quali sono le differenze pre e post 2001, come calcolare l'importo netto e quali imposte sono previste in caso di anticipo o di liquidazione alla fine del contratto.
Cos’è il TFR e come si calcola
Il TFR è una forma di retribuzione differita che spetta a tutti i lavoratori dipendenti del settore privato (e in parte anche pubblico). Ogni anno il datore accantona una quota pari a circa il 6,91% della retribuzione annua lorda, che viene poi rivalutata ogni anno secondo una percentuale fissa dell’1,5%, più il 75% dell’inflazione rilevata dall’ISTAT.
Quando si applica la tassazione sul TFR
Il TFR viene tassato solo al momento della sua erogazione, ossia:
- quando termina il rapporto di lavoro (dimissioni, licenziamento, pensionamento);
- in caso di anticipazione del TFR (ad esempio per acquisto prima casa o spese sanitarie);
- in caso di trasferimento del TFR a fondi pensione.
A differenza della retribuzione ordinaria, che viene tassata con le aliquote IRPEF progressive mensilmente, la tassazione del TFR è separata, con un meccanismo detto imposta separata.
Tassazione TFR: regole generali
L’imposizione fiscale sul TFR si basa sull’art. 17 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi). L’imposta separata si applica con un’aliquota media calcolata in base alla media dell’IRPEF pagata nei 5 anni precedenti la liquidazione. Questo perché il TFR è considerato reddito “maturato in più anni” e si vuole evitare una penalizzazione fiscale dovuta alla progressività delle aliquote.
Quindi, quanto è la tassazione del TFR? In media, oscilla tra il 23% e il 26% e dipende da:
- stipendio percepito negli anni precedenti;
- durata del rapporto di lavoro;
- eventuali scaglioni IRPEF applicati in quegli anni.
Esempio pratico: se un lavoratore ha maturato 60.000 euro di TFR in 10 anni, la tassazione media potrebbe essere del 24%, portando il netto a circa 45.600 euro.
Differenze tra TFR ante 2001 e post 2001
Una distinzione fondamentale riguarda il periodo in cui il TFR è maturato:
- TFR maturato fino al 31 dicembre 2000: viene tassato con le regole ante-riforma fiscale, generalmente più favorevoli. Si applicano coefficienti di rivalutazione e aliquote fisse.
- TFR maturato dopo il 1° gennaio 2001: soggetto alle regole post-riforma, con tassazione separata come descritto sopra.
Nel caso in cui il TFR sia stato maturato in parte prima e in parte dopo il 2001, la tassazione viene calcolata proporzionalmente, dividendo le due quote.
Tassazione TFR in busta paga: cosa sapere
Il TFR non viene erogato mensilmente ma accantonato e, in alcuni casi, può essere destinato a un fondo pensione. Tuttavia, la quota accantonata è visibile nella busta paga tra gli “elementi accessori” e non viene tassata mese per mese, ma solo al momento della liquidazione.
La rivalutazione annuale del TFR (1,5% + 75% dell’inflazione) è soggetta a un’imposta sostitutiva dell’11%, trattenuta direttamente dal datore di lavoro.
Anticipo TFR: come funziona la tassazione?
Il lavoratore può chiedere anticipi sul TFR maturato solo in determinati casi (minimo 8 anni di anzianità):
- acquisto prima casa;
- spese mediche gravi;
- congedo parentale straordinario.
In questi casi, l’imposta separata si applica allo stesso modo di una liquidazione, ma su un importo più basso. Anche l’anticipo del TFR è soggetto all’imposta del 11% sulla rivalutazione.
Cosa incide sul netto del TFR?
Oltre alla tassazione, anche altri fattori possono influenzare l’importo netto percepito:
- durata del rapporto di lavoro: più anni, più quota accantonata;
- tipo di contratto: part-time o tempo pieno;
- eventuali trattenute: pignoramenti, assegni familiari non versati, ecc.;
- Fondo pensione integrativo: se il TFR è versato al fondo, la tassazione segue regole diverse e può essere più vantaggiosa.
In conclusione, la tassazione del TFR è un tema delicato che riguarda direttamente la liquidazione spettante a fine rapporto. Capire quando e come viene applicata, quali sono le modalità di calcolo e le eventuali agevolazioni fiscali, è essenziale per i lavoratori che vogliono sapere con precisione cosa aspettarsi in busta paga. Per restare aggiornato su tutti i temi legati al lavoro e alla retribuzione, continua a seguire gli approfondimenti di Adecco.
Domande frequenti sulla tassazione del TFR
Quanto viene tassato il TFR in media?
Generalmente, la tassazione sul TFR varia tra il 23% e il 26%, ma può cambiare a seconda del reddito degli ultimi 5 anni.
Come viene tassato il TFR versato al fondo pensione?
Il TFR versato a un fondo pensione è tassato secondo regole agevolate, con aliquote decrescenti in base agli anni di permanenza nel fondo (dal 15% fino al 9%).
Qual è la differenza tra IRPEF ordinaria e tassazione separata?
L’IRPEF ordinaria si applica su base mensile al reddito da lavoro, mentre la tassazione separata si usa per il TFR, calcolando una media degli scaglioni IRPEF degli anni precedenti.
Come calcolare il TFR netto da 60.000 euro?
Approssimativamente, se si applica una tassazione del 24%, il netto sarà di circa 45.600 euro, ma il calcolo preciso dipende dalla storia contributiva del lavoratore.
Approfondisci anche:
Contratto con Partita IVA: caratteristiche e tipologie contrattuali
Busta paga: come va letta
Quali sono le Categorie Protette: elenco e diritti del lavoratore
Scopri i servizi di Adecco
Aziende che assumono
Academy
Articoli correlati
Cos’è e come funziona il TFR: guida completa al Trattamento di Fine Rapporto, calcolo, anticipo, tassazione e cose da sapere.
Altro
Tutto quello che devi sapere sugli stage: cosa sono e quale la normativa vigente, durata, stipendio e diritti, come entrare nel mondo del lavoro.
Altro