Dipendenti e collaboratori di valore sono una delle chiavi del successo di ogni impresa e anche i benefit aziendali giocano un ruolo importante per avere lavoratori soddisfatti e produttivi in azienda. Ma quali sono i benefit aziendali più apprezzati? Ecco alcuni esempi.

Cosa sono i benefit aziendali

Partiamo dalla definizione di benefit aziendali. Essi sono beni, servizi o agevolazioni non in denaro che il datore di lavoro offre ai propri dipendenti a integrazione del normale stipendio. Rientrano generalmente all’interno del Welfare aziendale.

Obiettivo dei benefit dei dipendenti è quello di aumentare il senso di appartenenza all’impresa, rafforzando la cultura aziendale e stimolando la loro produttività. Due sono le categorie in cui si dividono, ciascuna con un suo trattamento fiscale:

  • i Fringe Benefits sono benefici sanciti dal singolo contratto, che formano il reddito da lavoro dipendente e che sono tassati se eccedono la soglia di 258,23 €. I più comuni sono lo smartphone, il tablet, il PC, i buoni pasto, l’auto aziendale o l’abitazione in affitto;
  • i Flexible Benefits sono parte del Welfare aziendale e mirano a migliorare la vita privata del lavoratore: decisi dall’azienda, o frutto di una contrattazione collettiva, comprendono benefits quali l’asilo nido per i figli dei dipendenti, l’assicurazione sanitaria e gli abbonamenti ai mezzi pubblici. Non sono soggetti al pagamento di tasse, ad eccezione della previdenza complementare (esente fino a 5.164,57 €) e delle casse sanitarie (esenti fino a 3.615,20 €).

Perché i benefit aziendali convengono sia all’azienda che ai dipendenti?

Il vantaggio dei benefit aziendali è che non risultano convenienti solamente per i dipendenti a cui sono destinati ma anche per l’azienda che li eroga.

Uno dei primi ritorni che l’azienda può sperimentare è l’aumento del livello di soddisfazione dei lavoratori, con un conseguente incremento della produttività. La maggiore soddisfazione si traduce anche in un miglioramento della reputazione aziendale, agli occhi non solo del personale già assunto ma anche di nuovi talenti che potrebbero essere attratti dai vantaggi offerti dalla tua azienda.

Non solo vantaggi in termini di produttività, ma anche dal punto di vista fiscale: la normativa rende infatti i benefit aziendali deducibili dal reddito d’impresa.

Alcuni esempi di benefit aziendali

I benefit aziendali che possono essere inseriti nel contratto individuale e che vanno a comporre il Welfare aziendale sono numerosi. Sebbene ognuno porti con sé numerosi vantaggi, alcuni benefit sono più apprezzati di altri:

  • lo smartphone aziendale è diventato uno dei benefit più diffusi. Permette ai dipendenti di portare avanti il lavoro in modo agevole ed efficiente ed è spesso affiancato dalla concessione di un PC aziendale;
  • il benefit dell’auto aziendale è particolarmente apprezzato da chi svolge un lavoro che comporta lunghi spostamenti e numerosi viaggi e trasferte;
  • i buoni pasto sono i benefit più facilmente ottenibili. Il vantaggio è che offrono ai dipendenti la possibilità di scegliere se spenderli per i propri pasti o nei supermercati per la spesa;
  • il nido e la scuola materna aziendali sono certamente tra i benefit più utili per i genitori dipendenti. Non sono ancora molte le aziende in grado di offrire questi servizi e per questo sono visti come elemento di grandissimo valore dai lavoratori quando disponibili;
  • altro benefit ricercato e molto apprezzato è la copertura sanitaria che prevede sconti e convenzioni per visite mediche;
  • tra i benefit aziendali dei dipendenti possono esserci infine anche i corsi di formazione per migliorare le competenze dei dipendenti. Adecco, in collaborazione con Mylia, propone numerosi corsi per accrescere le skills dei lavoratori attraverso un approccio innovativo.

 

 



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