Che cos’è il contratto d’appalto

L’appalto è un contratto con il quale un soggetto (detto appaltatore), a fronte di un compenso in denaro, si impegna a prestare un servizio in favore di un altro soggetto (detto committente), organizzando i mezzi e le risorse necessarie per l’esecuzione del servizio e assumendo la gestione a proprio rischio.

Quali sono le parti coinvolte nel contratto d’appalto

  • Appaltatore: Società professionale che gestisce in autonomia un servizio esternalizzato, tramite l’organizzazione di risorse umane e mezzi.
  • Committente: Società che ha la necessità di affidare a un terzo un determinato servizio. Per farlo si rivolge all’appaltatore, al quale riconosce un corrispettivo in denaro.

Quando un appalto è genuino

  • Autonomia organizzativa: l’organizzazione di mezzi e persone da parte dell’appaltatore deve sottrarsi all’ingerenza del committente, che deve limitarsi a verificare e controllare che l’esecuzione dell’opera proceda a regola d’arte
  • Professionalità dell’appaltatore: iscrizione al Registro delle imprese, possesso di oggetto sociale e capitale sociale, del libro giornale e libro inventari, del LUL (Libro Unico del Lavoro) e DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva).
  • Assunzione del rischio d’impresa : comprovabile quando l’appaltatore ha già in essere un’attività imprenditoriale che viene esercitata abitualmente, svolge la propria attività in maniera evidente e dimostrata, opera per conto di differenti imprese da più tempo o nel medesimo arco temporale considerato.

Quando un appalto non è genuino

  • Appaltatore del tutto privo di un’organizzazione tecnica ed economica di carattere e natura imprenditoriale
  • Mancanza dell’effettivo esercizio del potere direttivo da parte dell’appaltatore sulle risorse umane impiegate
  • Impiego di capitali, macchine, attrezzature fornite dal committente in appalti che necessitano di organizzazione materiale. L’appaltatore deve avere la titolarità giuridica dei mezzi necessari per realizzare l’appalto
  • Natura delle prestazioni svolte del tutto assimilate a quelle dei dipendenti del committente
  • Corrispettivo pattuito in base alle ore effettive di lavoro e all’opera o servizio compiuto

Appalto e somministrazione di lavoro: le differenze

  • L’appalto è un contratto che prevede la gestione di risorse, assumendole mediante contratti regolari secondo normative di legge. Per tale ragione si parla di un "fare" nell'appalto, giacché l'appaltatore fornisce al committente un'opera o un servizio, da realizzare tramite la propria organizzazione di uomini e mezzi;
  • La somministrazione è un contratto per il quale si parla di "dare", ovvero fornire a un terzo forza-lavoro da lui assunta, affinché quest’ultimo ne utilizzi la prestazione secondo le proprie necessità, adattandole al proprio sistema organizzativo.

In particolare, il contratto d’appalto si distingue dalla somministrazione di lavoro per:

  • Remunerazione mensilizzata delle risorse come individuata dal CCNL di settore e non per ore lavorate;
  • Esercizio dell’autonomia imprenditoriale nell’erogazione del servizio e nella gestione del personale necessari allo svolgimento dell’attività;
  • Applicazione di un CCNL adeguato al servizio prestato e indipendente dall’azienda committente.

Il contratto d'appalto è uno dei core business di Adecco Outsourcing che in qualità di appaltatore garantisce la genuinità degli appalti e la tutela del committente. Scopri tutte le caratteristiche di questa tipologia contrattuale con la nostra infografica.

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