PMI innovativa: quali sono i requisiti e i vantaggi per le imprese?

Con la regolamentazione delle Start-up innovative, nel 2015 il Decreto-legge 3/2015 ha introdotto il concetto di PMI innovativa.

Naturale evoluzione delle Start-up, le PMI innovative sono micro, piccole o medie imprese con parametri dimensionali specifici, particolarmente attive nel campo dell’innovazione tecnologica.

Come si diventa una PMI innovativa

Oltre ad operare nel campo dell’innovazione tecnologica, a prescindere dalla data di costituzione e dalla formulazione dell’oggetto sociale, affinché un’impresa possa essere considerata una PMI innovativa è necessario che soddisfi alcuni parametri.

I requisiti della PMI innovativa sono elencati all’interno del DL 3/2015:

  • meno di 250 tra dipendenti e collaboratori;
  • fatturato inferiore ai 50 milioni di euro l’anno;
  • sede principale in Italia o in uno Stato UE o EEA, con sede produttiva o filiale in Italia;
  • nessuna iscrizione al Registro delle Imprese come Start-up innovativa;
  • presenza della certificazione dell'ultimo bilancio e dell'eventuale bilancio consolidato;
  • nessuna quotazione in mercati regolamentati.

Inoltre, è necessario che l’impresa soddisfi almeno 2 dei seguenti requisiti d’innovazione:

  • aver sostenuto spese nel campo della Ricerca & Sviluppo e dell’Innovazione pari almeno al 3% del maggiore valore tra fatturato e costo della produzione;
  • annoverare tra i suoi dipendenti e collaboratori personale altamente qualificato (⅓ dei dipendenti/collaboratori deve avere una Laurea magistrale, oppure ⅕ deve appartenere alle categorie dei dottorandi, ricercatori o dottori di ricerca);
  • possedere, essere depositaria o licenziataria di un brevetto, oppure titolare di un software registrato.

Qual è la differenza tra PMI innovativa e Start-up?

Sebbene entrambe operino nel campo dell’innovazione, esistono differenze significative:

  • le Start-up innovative devono avere una data di costituzione antecedente di almeno cinque anni mentre per le PMI innovative non ci sono limiti anagrafici;
  • l’oggetto sociale delle Start-up deve essere strettamente connesso a prodotti o servizi tecnologici o innovativi mentre l’oggetto sociale delle PMI è libero;
  • le PMI innovative devono soddisfare almeno 2 dei 3 requisiti d’innovazione, le Start-up solamente uno.

Per diventare una PMI innovativa, la PMI deve presentare la domanda d’iscrizione alla Camera di Commercio, compilando un'autocertificazione ed elencando le spese sostenute in R&S, i brevetti posseduti e il background formativo dei dipendenti.

PMI innovativa: i vantaggi

Queste Piccole Medie Imprese godono di importanti vantaggi fiscali.

Innanzitutto, sono previsti incentivi per chi investe nelle PMI innovative (lo sgravio fiscale va dal 30 al 50%, a seconda dei casi). Inoltre, hanno accesso semplificato, gratuito e diretto al Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese che copre fino all’80% del credito erogato dalla banca (l’importo non può però superare i 5 milioni di euro).

Altre agevolazioni riguardano l’esenzione dalle imposte di bollo, l’accesso a campagne di Equity Crowdfunding, il 30% di sconto sull’acquisto dei servizi dell’agenzia ICE (Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane), la possibilità di remunerare i collaboratori attraverso strumenti di partecipazione al capitale, l’accesso al Fondo Imprese Creative e al Fondo Nazionale Innovazione.

Infine, la PMI innovativa può effettuare operazioni sulle proprie quote, offrire al pubblico quote di capitale e creare categorie con diritti particolari.



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