In questo approfondimento di Adecco troverai tutto quello che devi sapere sull’indennità di disoccupazione: requisiti, novità, come fare domanda e calcolo dell’importo.
Indennità di disoccupazione: cos’è la NASpI
Con il termine disoccupazione ci si riferisce, oltre a una condizione sociale legata alla mancanza di lavoro, anche alla relativa indennità denominata NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego), destinata a quei soggetti che hanno perso involontariamente il posto di lavoro ed espresso la loro immediata disponibilità allo svolgimento di un nuovo impiego.
Per accedere a questo tipo di indennità per la disoccupazione sono richiesti dei requisiti minimi. Inoltre, bisogna presentare domanda all’INPS che valuterà la richiesta e, nel caso, concederà l’assegno di disoccupazione.
NASpI: quando viene pagata?
La NASpI viene corrisposta mensilmente e prevede un importo variabile a seconda della storia retributiva del lavoratore, a partire dalla media dello stipendio percepito nei quattro anni precedenti alla richiesta dell’assegno di disoccupazione.
Nello specifico, la NASpI spetta al lavoratore a partire:
- dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del lavoro (con presentazione della domanda di disoccupazione entro l’ottavo giorno) o dal giorno successivo alla presentazione della domanda di disoccupazione ed entro i termini di legge;
- dal trentottesimo giorno successivo al licenziamento per giusta causa (con presentazione della domanda di disoccupazione entro il trentottesimo giorno) o dal giorno successivo alla prestazione della domanda di disoccupazione ed entro i termini di legge.
Calcolo NASpI 2021: quanto spetta al lavoratore?
Nello specifico, per sapere a quanto ammonta l'assegno di disoccupazione nel 2021 è possibile fare riferimento alle informazioni qui riportate:
- per le richieste di indennità di disoccupazione collegate a una retribuzione media mensile inferiore al limite di 1.227,55 euro, il lavoratore avrà diritto a percepire un assegno pari al 75% dello stipendio;
- per i lavoratori con retribuzioni di importo superiore al 75%, è necessario sommare un’ulteriore quota pari al 25% della differenza tra la retribuzione media mensile e l’importo di 1.227,55 euro.
Per il calcolo NASpI 2021 è bene sapere che dal 1° gennaio 2021, l’INPS, con la pubblicazione della circolare n. 7 del 21 gennaio 2021, ha fissato il limite massimo a 1.335,40 euro mensili. Per calcolare l’indennità di disoccupazione, l’INPS inoltre mette a disposizione dei cittadini un servizio di simulazione del calcolo NASpI 2021 online sul suo sito ufficiale. Inoltre, è importante sottolineare che l’importo di riferimento stabilito per legge viene rivalutato ogni anno in base alla variazione dell’indice ISTAT e reso pubblico annualmente tramite circolare dall’INPS.
Infine, Adecco ricorda che in caso di interruzione di un rapporto di lavoro, oltre alla NASpI si ha sempre diritto a ricevere il Trattamento di Fine Rapporto. Il TFR viene erogato dal datore di lavoro anche in forma anticipata su richiesta del dipendente. Per saperne di più, è sufficiente rivolgersi al team di Adecco presente su tutto il territorio italiano, pronto per supportare con professionalità e competenza tutti i lavoratori.
Calcolo NASpI: novità per il 2022
Per il calcolo della Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI) va inoltre tenuto presente che l’assegno di disoccupazione, a partire dal primo giorno di fruizione del quarto mese, subisce una riduzione del 3% al mese.
A questo proposito, la Legge di Bilancio prevede che per la NASpI 2022, l’importo si riduca del 3% ogni mese a partire dal primo giorno del sesto mese di fruizione. Questa novità è rivolta alle disoccupazioni che si verificheranno a partire dal 1° gennaio 2022.
In aggiunta a quanto sopra, per i richiedenti della nuova NASpI 2022 Over 50, la riduzione del 3% slitta al primo giorno dell’ottavo mese di fruizione.
Come ottenere l'indennità di disoccupazione: i requisiti
L’indennità di disoccupazione spetta innanzitutto a chi ha perso in maniera involontaria il lavoro.
Un altro requisito richiede di appartenere a una delle seguenti categorie:
- dipendenti a tempo determinato o indeterminato della PA;
- operai agricoli a tempo determinato o indeterminato;
- apprendisti;
- personale artistico con contratto subordinato a tempo determinato;
- soci lavoratori di cooperative con un rapporto di lavoro subordinato.
In caso di licenziamento collettivo, la NASpI sostituisce la vecchia indennità di mobilità, con importo non più riferito alla Cassa Integrazione ma a quelli stabiliti con la NASpI stessa.
Possono inoltre richiedere l’assegno NASpI le seguenti categorie di lavoratori:
- lavoratrici che abbiano presentato dimissioni per giusta causa durante il periodo della maternità;
- lavoratrici madri obbligate a presentare le dimissioni durante il periodo tutelato dalla maternità;
- lavoratori che sono stati licenziati per motivi disciplinari.
Oltre alla perdita di lavoro, dichiarando di non essere in qualsiasi modo occupato (anche saltuariamente) è necessario possedere i seguenti requisiti per presentare la domanda di indennità disoccupazione:
- avere versato nei quattro anni precedenti all’inizio del periodo di disoccupazione almeno tredici settimane di contributi;
- aver maturato almeno trenta giornate di lavoro effettivo nei dodici mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione.
Come fare domanda di disoccupazione?
La domanda di disoccupazione va presentata entro 68 giorni dalla perdita del posto di lavoro. Può essere richiesta presso il patronato oppure è possibile inviare la domanda in autonomia in modalità telematica tramite il sito dell’INPS con il proprio SPID.
La pratica online è rapida e facile:
- fare Login nell’area “Servizi per il cittadino” sul sito dell’INPS;
- selezionare l'opzione "Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito";
- cliccare successivamente sulla dicitura “”NASpI”;
- fare click su “indennità NASpI”;
- compilare la domanda, controllando bene i dati anagrafici personali, le motivazioni del licenziamento e tutte le informazioni comunicate;
- fare infine click su “Invio domanda”.
Dal 2021 un nuovo servizio di notifica SMS comunica l’accoglimento della domanda informando chi l’ha presentata.
Il lavoratore disoccupato dovrà essere immediatamente disponibile a iniziare un altro lavoro consegnando al Centro Per l’Impiego i documenti necessari (carta d’identità o documento di riconoscimento valido, copia del contratto di lavoro, per i disoccupati stranieri verrà richiesto anche il permesso di soggiorno e un indirizzo abitativo).
Lo stato di disoccupazione ottenuto si mantiene presentandosi annualmente presso il CPI di riferimento, il quale ratificherà lo status.
Quanti mesi di disoccupazione spettano dopo il licenziamento?
La durata dell’indennità di disoccupazione è legata alla storia contributiva del lavoratore e non può superare i due anni: difatti, i mesi di disoccupazione che spettano dopo il licenziamento sono 24 in totale.
La durata massima stabilita è pari alla metà delle settimane coperte da contribuzione nei quattro anni precedenti il giorno di perdita del lavoro.
Quanti anni di disoccupazione dopo i 50 anni?
La NASpI viene erogata per lo stesso numero di anni indipendentemente dall’età del disoccupato. Anche per gli Over 50, i mesi di disoccupazione dopo il licenziamento sono sempre pari a due.
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