Contratti di lavoro: le principali tipologie

 

Il contratto di lavoro è lo strumento fondamentale per regolare le attività lavorative, il mezzo utilizzato per stabilire i termini e le condizioni di impiego di un dipendente e le sue responsabilità.

Ecco una guida sui tipi di contratti di lavoro.

Contratto di lavoro: cos'è

Il contratto di lavoro è un accordo che viene sottoscritto tra lavoratore e datore di lavoro (o agenzia per il lavoro). I contratti di lavoro non sono tutti uguali e includono informazioni importanti come:

  • il tipo di lavoro che dovrà essere svolto, stabilendo esattamente cosa ci si aspetta dal dipendente;
  • i dati del lavoratore;
  • la sede dell’azienda e il luogo di lavoro dove il dipendente dovrà recarsi per svolgere il suo impiego;
  • la retribuzione e i benefici economici;
  • i termini e le condizioni del rapporto lavorativo.

Se redatto correttamente, un contratto di lavoro fornirà tutele e protezione sia al dipendente che al datore di lavoro.

Chi assume può includere nei contratti gli accordi di segretezza e non concorrenza, un modo legale per impedire agli ex dipendenti di competere direttamente con la società per un determinato periodo di tempo, dalla cessazione del rapporto lavorativo.

Un contratto di lavoro garantisce inoltre un certo grado di sicurezza al dipendente, limitando la capacità di chi lo assume di terminare il rapporto senza preavviso.

Contratti di lavoro: tipologie aggiornate al 2021

In Italia esistono diversi tipi di contratto di lavoro che variano a seconda del settore d’impiego secondo le norme di legge previste dal contratto collettivo nazionale del lavoro (CCNL).

I contratti di lavoro si dividono in due tipi:

  • subordinato
  • parasubordinato

Nel caso del lavoro subordinato il dipendente mette a disposizione il proprio lavoro a un datore di lavoro, nel settore pubblico o privato, in cambio di una retribuzione. Entrambi sono responsabili di diritti e doveri.

ll lavoro parasubordinato è una tipologia contrattuale, come il lavoro a progetto, con caratteristiche intermedie tra il lavoro subordinato e quello autonomo.

Le tipologie di contratti del lavoro subordinato (o dipendente) sono:

  • Contratto a tempo indeterminato
  • Contratto a tempo determinato
  • Lavoro part-time
  • Contratto di apprendistato
  • Contratto di lavoro intermittente
  • Contratto di somministrazione

Vediamole insieme nel dettaglio per scoprire le peculiarità di ciascuna forma di contratto.

Contratto a tempo indeterminato e determinato

Il contratto a tempo indeterminato ha maggiori vantaggi in quanto offre più garanzie, tutele e stabilità al lavoratore, sia per la continuità del lavoro, sia perché il datore non può licenziare il dipendente senza giusta causa. Non c’è scadenza temporale: il rapporto termina solo se il dipendente viene licenziato o si dimette, previo periodo di preavviso.

Nel caso del contratto a tempo determinato, invece, il lavoratore e chi lo assume stabiliscono un termine alla durata del rapporto. Spesso viene utilizzato dalle aziende, o privati, come periodo di prova per assumere poi il dipendente a tempo indeterminato, se l’esperienza è stata positiva.

Il lavoratore deve attendere la fine del contratto per dimettersi, o rischia di dover risarcire i danni.

Tra i contratti a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e all’occupazione giovanile, rivolto ai ragazzi di età tra i 15 e i 29 anni, esiste poi il contratto di apprendistato.

Contratti di lavoro part-time

Il contratto di lavoro part-time, può essere di tipo indeterminato o determinato e prevede dalle 16 alle 30 ore settimanali. Di lavoro a tempo parziale ne esistono tre tipi:

  • part-time orizzontale: il dipendente lavora un numero di ore uguali tutti i giorni della settimana, solitamente 4 o 5;
  • part-time verticale: il dipendente lavora in giorni specifici in full-time;
  • part-time misto: è una combinazione delle due tipologie precedenti, con alcuni giorni a tempo pieno e altri con orario ridotto.

Con il contratto part-time si hanno gli stessi diritti di un dipendente assunto a tempo pieno per quanto riguarda la durata dei congedi, le modalità di maturazione delle ferie e i diritti sindacali. Inoltre, si possono stipulare più contratti part-time. Il vantaggio principale è di lasciare tempo libero a disposizione per svolgere altre attività e di ricevere una retribuzione commisurata alle ore di lavoro svolte.

Contratto di somministrazione lavoro

Nel contratto di somministrazione, che può essere indeterminato o determinato, sono coinvolte tre parti:

  • il lavoratore;
  • il datore di lavoro;
  • l’agenzia per il lavoro (somministratore) che si occupa di ricercare e selezionare il personale, e di ovviare a tutte le pratiche burocratiche per conto del lavoratore e dell’impresa.

Il lavoratore è assunto e retribuito dall’agenzia autorizzata, che gli versa i contributi. Questa verrà rimborsata dal datore di lavoro con l’aggiunta di una percentuale.

I lavoratori assunti in somministrazione lavoro hanno diritti e doveri uguali a quelli dei dipendenti assunti direttamente dall’azienda. Infine, il contratto di somministrazione è vantaggioso anche per le aziende.

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