Lavoratori stagionali e bonus 200 euro in busta paga: a chi spetta

In cosa consiste il bonus per lavoratori stagionali da 200 euro per il 2022, quali categorie di lavoratori possono usufruirne e quando arriverà in busta paga.

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Inserito all’interno del Decreto Aiuti 2022, poi convertito in legge e modificato con estensione della platea dal Decreto Aiuti Bis, il Bonus 200 euro è un contributo una tantum.

I beneficiari, come individuati dal Governo, sono:

  • i lavoratori (dipendenti e co.co.co.) del settore pubblico e privato;
  • i pensionati;
  • i lavoratori domestici;
  • i lavoratori autonomi e liberi professionisti;
  • i beneficiari del Reddito di Cittadinanza;
  • i disoccupati che percepiscono NASpI, DIS-COLL o la disoccupazione prevista per il settore agricolo;
  • gli incaricati delle vendite a domicilio;
  • i collaboratori sportivi;
  • i dottorandi e i titolari di assegni di ricerca;
  • i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali;
  • i lavoratori stagionali dello spettacolo.

Per ciascuna di queste categorie sono stati definiti criteri di accesso al Bonus precisi, che è necessario soddisfare per ottenere il contributo.

 

Bonus INPS per lavoratori stagionali: i requisiti di accesso

Il Bonus INPS lavoratori stagionali comprende una platea di lavoratori piuttosto ampia.

In primis, i lavoratori intermittenti. Il contratto di lavoro intermittente è un accordo contrattuale subordinato che prevede per il datore di lavoro la possibilità di usufruire delle prestazioni lavorative del dipendente in modo discontinuo (nel corso della settimana, del mese o dell’anno). Le ore non possono superare le 400 in tre anni solari (a eccezione del turismo, lo spettacolo e i pubblici servizi).

Il bonus INPS per i lavori intermittenti è destinato a chi ha lavorato per almeno 50 giornate nel 2021 e non ha superato i 35.000 euro di reddito.

I lavoratori stagionali dello spettacolo devono essere iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo e aver versato contributi giornalieri per almeno 50 giorni. Gli stessi contributi devono essere stati versati dai lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali (per tutti resta il limite dei 35.000 euro percepiti nel 2021).

Più di preciso, le condizioni in cui il lavoratore stagionale può trovarsi sono due:

  • se il rapporto di lavoro era in corso a luglio 2022, il lavoratore stagionale - assimilato al lavoratore dipendente - ha ricevuto il Bonus da 200 euro nella busta paga di luglio o di agosto;
  • se il rapporto di lavoro non era in corso a luglio 2022, il lavoratore stagionale che abbia lavorato almeno 50 giorni nel 2021 deve avanzare la domanda all’INPS (sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”).

La scadenza per l’invio della domanda è il 31 ottobre 2022.

 

Cosa si intende per lavoro stagionale?

Il lavoro stagionale è nato per rispondere alle esigenze di quelle aziende che restano aperte solo in determinati periodi dell’anno, o che solo in determinati mesi incrementano la loro attività al punto da richiedere una forza lavoro nuova e temporanea.

Le categorie di lavori stagionali sono definite dalla Legge e dai Contratti Collettivi di Lavoro e rientrano tipicamente nel settore agricolo, alimentare e turistico.

Infine, i lavoratori stagionali trovano spesso impiego presso il settore dell’intrattenimento, dello spettacolo, delle fiere e delle manifestazioni culturali.

 

 

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