Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto-legge “Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell'epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza” dello scorso 24 marzo, l’informativa Green Pass è cambiata.
Sebbene l’emergenza sia finita, e la situazione epidemiologica sia ormai sotto controllo, lavoratori e aziende sono ancora tenuti a seguire specifiche regole secondo un sistema progressivo che, per ora, proseguirà fino al 31 dicembre 2022.
Dal Green Pass all’obbligo vaccinale, fino allo Smart working, ecco cosa è cambiato con la cessazione dello stato di emergenza in Italia.
L’obbligo di Green Pass
Fino al 30 aprile 2022, i lavoratori potranno accedere al luogo di lavoro (pubblico o privato) se in possesso del Green Pass base. Sebbene fino al 15 giugno prossimo resti in vigore l’obbligo vaccinale per gli over 50, di fatto il vaccino non sarà più obbligatorio per lavorare. A prescindere dall’età, per poter accedere al luogo di lavoro bastano infatti il certificato di avvenuta guarigione oppure un tampone negativo (anche rapido). Il Green Pass base sarà sufficiente anche per entrare nelle mense aziendali.
L’obbligo di vaccino
Per la maggior parte dei lavoratori, il vaccino non è più obbligatorio per lavorare. Esistono però professioni per le quali la vaccinazione contro il Covid-19 costituisce un requisito essenziale.
Chiunque eserciti una professione sanitaria, se sprovvisto di vaccino, non può prestare attività lavorativa. Fino al 31 dicembre 2022 medici, infermieri e operatori del settore sanitario sono obbligati a vaccinarsi con ciclo completo (è dunque obbligatoria anche la terza dose) per poter lavorare.
Chi durante la sospensione per mancata vaccinazione avesse contratto il Covid-19 e fosse guarito può però essere reintegrato, e lavorare fino alla fine della validità del Green Pass base per avvenuta guarigione.
Permane invece fino al 15 giugno 2022 l’obbligo di vaccino per:
- personale scolastico;
- personale del comparto difesa, soccorso pubblico e sicurezza;
- polizia locale;
- chi lavora negli istituti penitenziari;
chi lavora nelle università, negli istituti tecnici superiori e negli istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica.
Lo Smart working
Il ricorso allo Smart working emergenziale è stato prorogato e fino al 30 giugno 2022 potrà dunque essere attuato senza l’accordo individuale tra lavoratore e datore di lavoro.
Le comunicazioni obbligatorie continueranno inoltre ad essere effettuate con le modalità telematiche semplificate attualmente in vigore.
Infine, è stata abrogata la norma che chiedeva l’esibizione del Green Pass per accedere alle attività commerciali, ivi comprese le filiali e le sedi dell’azienda. A partire dallo scorso 1° aprile, i candidati non dovranno più mostrare il Green Pass per accedere alle filiali aziendali mentre, fino al 30 aprile 2022, i lavoratori che al loro interno operano dovranno continuare ad esibirlo.
Se sei un lavoratore, in riferimento alla possibilità di accedere ai luoghi presso cui svolgerai la tua attività lavorativa di seguito puoi scaricare la nostra informativa dedicata a questo link o approfondire le normative vigenti qui.
Se invece sei un'azienda, clicca qui per conoscere tutte le regole attualmente in vigore per il datore di lavoro
A questo link trovi tutte le misure che abbiamo adottato per garantire la nostra interoperabilità interna funzionale e necessaria a sostenere la continuità lavorativa di chi ci sceglie come partner, sia esso un’azienda che un lavoratore.
Per ulteriori indicazioni su come comportarsi correttamente ti invitiamo a consultare le disposizioni della tua Regione e quelle del Ministero su http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus.