Può succedere che il dipendente chieda le ferie e si senta rispondere “no” dal proprio responsabile: è il cosiddetto diniego delle ferie.

L'articolo 36 della Costituzione sancisce le ferie come un diritto del lavoratore. Tuttavia, il datore di lavoro può negarle per esigenze operative, ovvero per la necessità di mantenere un livello sufficiente di personale in un determinato periodo dell’anno, per la presenza di progetti urgenti o carichi di lavoro elevati, o per altre circostanze aziendali che richiedono la presenza operativa dei dipendenti.

Nel caso in cui il datore di lavoro rifiuti le ferie, è richiesto che fornisca una giustificazione valida per il diniego e offra soluzioni alternative per la pianificazione delle ferie in un momento diverso da quello richiesto dal lavoratore. Vediamo nel dettaglio quindi cosa si intende per “ferie negate per esigenze di servizio”.

Ferie: come si maturano e chi le decide

La Legge stabilisce che il lavoratore maturi quattro settimane di ferie per anno di servizio, più un ulteriore periodo se previsto dal CCNL di riferimento.

A stabilire quando concedere le ferie è il datore di lavoro, che dovrebbe tenere conto delle esigenze aziendali così come delle necessità personali del lavoratore (per esigenze aziendali, secondo la giurisprudenza, si intende anche la necessità del datore di lavoro di far fruire le ferie in occasione di sospensioni dell'attività lavorativa, così da creare il minor disagio possibile all'organizzazione produttiva dell’impresa).

Delle quattro settimane, due consecutive su richiesta del lavoratore devono essere godute nel corso dell’anno di maturazione, le altre due nei 18 mesi successivi al termine dell’anno di maturazione.

Entro quando il datore di lavoro deve confermare le ferie

Non esiste un tempo massimo entro cui il datore di lavoro può concedere o negare le ferie. Il lavoratore può chiederle secondo le modalità stabilite dall’organizzazione. L’azienda, a quel punto, è chiamata ad agire secondo le regole di correttezza e buona fede, prendendo in considerazione la richiesta e i bisogni del dipendente, e fornendo una risposta nel più breve tempo possibile, affinché il richiedente possa organizzarsi e programmare il suo periodo di riposo.

Il legittimo diniego delle ferie da parte del datore di lavoro

Il motivo più comune di diniego delle ferie sono le esigenze di servizio e, dunque, quelle situazioni in cui non c’è personale a sufficienza o l’azienda si trova ad affrontare un carico di lavoro particolarmente significativo.

Tipicamente, il diniego delle ferie avviene:

  • nelle PMI e nelle start up, quando ogni dipendente ha un ruolo cruciale, a cui in quel momento l’impresa non può rinunciare;
  • nei periodi di alta attività o stagionalità, specialmente nel settore del turismo e della vendita al dettaglio;
  • per mancanza di personale, perché troppi dipendenti hanno chiesto lo stesso periodo di ferie o perché ci sono lavoratori a casa per infortunio o malattia;
  • per emergenze e crisi aziendali, che richiedono la presenza di tutto il personale in sede.

Se il diniego avviene senza motivo, il datore di lavoro può essere sanzionato con un’ammenda compresa tra 120 a 720 euro (che aumenta in caso di reiterazione della violazione, o di coinvolgimento di più di cinque o dieci lavoratori).

 

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