La Legge di Bilancio 2023 è stata approvata dal Consiglio dei Ministri il 21 novembre scorso. Con il via libera del Senato, il 29 dicembre 2022, è definitivamente entrata in vigore. Ma quali sono le novità per le aziende e per i lavoratori?
Dallo Smart Working al Bonus assunzioni, diversi sono i cambiamenti che sono stati introdotti dalla Legge di Bilancio in tema di lavoro.
Smart working: prorogato per i lavoratori fragili
Lo Smart Working in Italia è stato prorogato fino al 31 marzo 2023 per i lavoratori fragili. I genitori di figli minori di 14 anni possono accedere al lavoro agile secondo le modalità previste per tutte le altre categorie di lavoratori e, dunque, stipulando un accordo individuale con il datore di lavoro.
Inoltre, le aziende, nella concessione del lavoro agile, dovranno dare precedenza ai disabili in situazione di gravità, ai genitori con figli minori di 12 anni, ai genitori di figli disabili e ai caregiver.
Bonus assunzioni per giovani under 36, donne e titolari di RdC
I datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato giovani under 36 entro il 31 dicembre 2023 hanno diritto a un esonero contributivo del 100% per 36 mesi, entro il limite di 8.000 euro annui.
Questo a patto che il giovane lavoratore assunto (part-time o full-time) non sia mai stato titolare in precedenza di un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Per le unità produttive con sede in Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna, l’esonero contributivo è esteso a 48 mesi.
Lo sgravio contributivo del 100% può essere richiesto anche dalle aziende che assumono a tempo indeterminato soggetti titolari di Reddito di Cittadinanza (RdC). La validità, in questo caso, è di 12 mesi e per un massimo di 8.000 euro.
Infine, è possibile usufruire di esoneri contributivi anche assumendo donne nell’ambito della promozione del lavoro femminile, in particolare:
- maggiori di 50 anni, disoccupate da oltre 12 mesi;
- residenti nelle Regioni destinatarie dei Fondi strutturali dell’Unione Europea, di qualsiasi età e disoccupate da almeno 6 mesi;
- impiegate in settori caratterizzati da un elevato Gender Gap, prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi.
Se un’azienda assume una donna a tempo indeterminato, la decontribuzione a cui accede come incentivo è valida per 18 mesi; se invece la risorsa viene assunta a tempo determinato, la durata dell’incentivo è ridotta a 12 mesi.
Taglio del cuneo fiscale
Tra le novità principali introdotte dalla Legge di Bilancio 2023 vi è anche il taglio del cuneo fiscale, una misura che va a beneficio dei lavoratori con stipendi fino a 35.000 euro. Il taglio è del:
- 2% per i lavoratori con redditi fino a 35.000 euro (confermando la misura già in vigore);
- 3% per i lavoratori con redditi fino a 25.000 euro.
Per le imprese, al momento, non sono state introdotte particolari misure.
Flat Tax
Un’altra novità che riguarda i lavoratori è la Flat Tax. L’imposta del 15% viene ora riconosciuta ai titolari di Partita IVA in regime forfettario e con redditi fino a 85.000 euro (anziché i 65.000 euro precedenti).
Il Governo, successivamente all’approvazione della Legge di Bilancio, ha deciso di estendere la Flat Tax per il solo 2023 anche ai liberi professionisti in regime ordinario. In questo caso, tuttavia, l’imposta del 15% non si applica a tutto il reddito del 2023 ma solo alla differenza tra esso e il reddito più alto del triennio 2020-2022.
L’obiettivo dell’Esecutivo è quello di arrivare entro 5 anni a una Flat Tax del 15% per autonomi e dipendenti entro una certa soglia di reddito.