Il contratto di lavoro dipendente più vantaggioso dal punto di vista economico per una azienda è l’apprendistato. Questa modalità di assunzione prevede un accordo a tempo indeterminato ed è riservato agli Under 30.

Poiché è stato ideato per fronteggiare la disoccupazione giovanile, l’apprendistato è la modalità di assunzione che assicura il maggior risparmio fiscale alle imprese che assumono.

Ma i vantaggi dell’apprendistato non si limitano a quelli monetari: vediamone tutto il potenziale.

L’importanza di investire sul talento delle risorse

La maggior parte degli strateghi aziendali concorda col sostenere che il vantaggio competitivo di una azienda è determinato da vari fattori. Uno tra i principali riguarda la gestione delle risorse umane e la capacità di formare nuovi talenti perfettamente integrati nei processi di creazione di capitale.

In effetti, il contratto di apprendistato è stato creato proprio per favorire l’inserimento di giovani lavoratori nell’organico aziendale. L’obiettivo è quello di ridurre al minimo i costi di formazione del personale, attraverso l’assunzione di giovani non ancora qualificati e che, quindi, avranno uno stipendio giustamente più basso rispetto a un professionista.

Perché preparare i talenti che serviranno domani

Ma vediamo in dettaglio perché investire nella formazione di nuovi talenti attraverso il contratto di apprendistato. Abbiamo già visto cos’è e quali sono i benefici economici diretti di questo contratto, ma consideriamo anche un’analisi sui benefici collaterali di questa soluzione.

L’apprendista si forma direttamente sui processi aziendali

Ogni impresa gode di una propria organizzazione interna che la caratterizza e la distingue rispetto alle altre. Uno degli scogli da affrontare in caso di ampliamento di organico aziendale riguarda proprio il processo di integrazione delle nuove risorse.

Il vantaggio di investire su una giovane risorsa permette un inserimento più efficace. La crescita professionale prevista dall’apprendistato e che deriva dal percorso di affiancamento del neo-assunto a un professionista è, senza ombra di dubbio, quella che permette la completa trasmissione dei valori e della cultura aziendale nonché delle peculiarità tecnico-organizzative della singola impresa.

I neo-assunti con poca esperienza non hanno, infatti, fattori di resistenza dovuti all’acquisizione di modalità pregresse, consolidate in precedenti esperienze lavorative. 

L’apprendistato garantisce una formazione più veloce

A causa di queste dinamiche, assumere chi ha già acquisito una solida esperienza in un’altra azienda comporta tempistiche più lunghe sul versante dell’integrazione. Se da un lato il professionista garantisce maggiori competenze e una certa indipendenza nello svolgimento del suo lavoro, dall’altro dovrà prima liberarsi dei processi mentali che appartenevano al vecchio contesto e, solo poi, comincerà ad acquisire le nuove modalità organizzative.

Assumendo un Under 30 senza o con poca esperienza, ci si assicura tempistiche di integrazione più veloci perché non dovendo prima “disimparare” nulla, ci sarà maggiore prontezza nell’immagazzinare i processi aziendali.    

L’Apprendistato come risorsa per il futuro

Un altro importante vantaggio dell’apprendistato si manifesta nel lungo periodo. Bisogna considerare che il ricambio generazionale è fondamentale per consolidare le facoltà adattive dell’azienda. Integrare un punto di vista nativo digitale, ad esempio, può favorire l’implementazione di nuove tecnologie, spesso trascurate a causa di un certo scetticismo.     

Cosa viene ricercato dalle aziende

Il contratto di apprendistato è diffuso trasversalmente in ogni settore produttivo, a ogni mansione e a tutti i livelli organizzativi. La dicitura Junior viene aggiunta a qualunque Job Title e caratterizza il contratto di apprendistato. La formazione della nuova risorsa junior è affidata a un dipendente con competenze professionali già avanzate. Per le sue modalità, l’affiancamento garantisce maggiore efficienza formativa.

Di fatto ciò che rappresenta un obbligo previsto dalla legge in capo al contratto di apprendistato è, in realtà, la più lungimirante possibilità di crescita per l’azienda.

La normativa prevede che il datore di lavoro sia tenuto a formare il giovane lavoratore. Ma per le dinamiche pocanzi viste, più che un obbligo, integrare la nuova risorsa nell’organico aziendale, professionalizzandola, rappresenta il più valido investimento sul futuro.