La Pandemia da Covid-19 ha fatto sì che una parte molto consistente di lavoratori abbia iniziato a lavorare da remoto in Smart Working, una modalità di lavoro introdotta per ovviare alle misure di contenimento del Virus. Prima dell’emergenza pandemica, in Italia il numero di dipendenti delle aziende private che svolgevano le proprie mansioni in Smart Working era molto più esiguo.

Oggi le offerte di lavoro in Smart Working sono sempre più numerose e capire come organizzare il lavoro dei tuoi dipendenti al meglio secondo le logiche del lavoro da remoto diventa sempre più importante.

Se hai un’azienda, qui di seguito trovi tutte gli aggiornamenti e i consigli su come gestire nel modo migliore i tuoi lavoratori con il lavoro agile.

Lavoro e Smart Working: numeri alla mano

Una ricerca di Ipsos per il World Economic Forum, svolta su un campione di 12.500 dipendenti in 29 Paesi, ha evidenziato come la maggior parte dei dipendenti speri che il lavoro in Smart Working diventi presto la nuova normalità.

Il 30% dei partecipanti allo studio considera inoltre la possibilità di cercare un altro impiego se fosse costretto a tornare in ufficio a tempo pieno e il 64% degli intervistati dichiara di sentirsi più produttivo lavorando da casa.

Informazioni aggiuntive e risultati interessanti emergono anche dal Work Trends Study 2021 realizzato da Adecco a settembre di quest’anno, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Lo Smart Working nelle aziende private italiane si è quindi fatto largo in modo consistente nel 2020 e per il 2021 sta diminuendo solo in parte. Per l’autunno/inverno 2021, oltre 5 milioni di aziende in tutta Italia applicheranno il cosiddetto “modello misto”, che prevede la presenza in ufficio per 2-3 giorni a settimana.

Chi ha diritto allo Smart Working?

La sentenza n. 27913 della Cassazione del 4 dicembre 2020, riconosce lo Smart Working obbligatorio in quei casi in cui si debba tutelare la salute dei dipendenti.

Fino al 31 dicembre 2021 i lavoratori definiti “fragili” potranno continuare a svolgere le mansioni da casa. Rientrano nella categoria di lavoratori fragili le persone con patologie preesistenti, a causa delle quali un’infezione da Covid-19 potrebbe avere conseguenze gravi sulla loro salute: persone immunodepresse, pazienti oncologici o con disabilità importanti.

Come gestire i dipendenti in Smart Working: tutti i consigli

Di seguito ti riportiamo alcuni suggerimenti per gestire i dipendenti della tua azienda che lavorano in modalità agile in modo efficace:

  • mostra di essere il primo a poter lavorare da un luogo diverso dall’ufficio, in modo preciso e organizzato: sarà di stimolo per il tuo team;
  • dai fiducia ai tuoi dipendenti;
  • organizza il flusso di lavoro e le riunioni con i tuoi dipendenti in modo sistematico e continuativo;
  • segnala e affronta qualsiasi problema in tempi brevi;
  • tieni sempre viva l’interazione e lo scambio di informazioni, obbiettivi e risultati con i tuoi lavoratori.

Quando finirà lo Smart Working?

Dal 15 ottobre 2021 tutti i dipendenti pubblici sono tornati in ufficio in Italia.

Ad oggi, lo Stato di Emergenza è prorogato fino al 31 dicembre 2021. Quest’ultimo consente ai lavoratori (pubblici e privati) di ricorrere al lavoro agile ove sussistano accordi sindacali o individuali con l’azienda. Una volta concluso lo Stato di Emergenza, per continuare a lavorare in modalità Smart Working, i lavoratori dovranno negoziare la possibilità di usufruire ancora del lavoro da remoto tramite accordi individuali con l’azienda.

Spetta quindi all’impresa definire in modo autonomo come impostare le modalità di lavoro a partire da gennaio 2022. Diverse grosse aziende italiane hanno già fatto sapere che almeno il 60% del personale continuerà con il lavoro agile anche una volta terminato lo Stato di Emergenza.

Di recente si è iniziato, infine, a discutere di una possibile doppia proroga allo Stato di Emergenza per altri tre mesi, presumibilmente fino a marzo 2022, e all’obbligo di Green Pass almeno fino all’estate 2022.

 

 

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