La lettera di impegno all’assunzione può essere considerata una promessa d’assunzione, o un precontratto di lavoro: firmandola, il datore di lavoro e il dipendente si impegnano reciprocamente.

Sebbene abbia lo stesso scopo del contratto di lavoro, in quanto mira a inserire il lavoratore in azienda, la lettera di impegno all’assunzione è uno strumento diverso: può anticipare qualsiasi assunzione (a tempo indeterminato, a tempo determinato, in apprendistato) e non richiede alcun adempimento burocratico, in quanto viene sottoscritta in forma privata dalle due parti.

 

La lettera di impegno all’assunzione è vincolante?

La lettera di impegno all’assunzione può assumere due diverse forme, da cui derivano vincoli differenti:

  • se viene firmata sia dal datore di lavoro che dal lavoratore, è vincolante per entrambi i soggetti, ed è precedente al contratto vero e proprio che viene sottoscritto successivamente;
  • se viene firmata solo dal datore di lavoro, è vincolante unicamente per l’azienda: il lavoratore non ha dunque l’obbligo di firmare il contratto, ad esempio se le condizioni contenute in esso non lo soddisfano.

La lettera di impegno all'assunzione non rispettata ha delle conseguenze, perché instaura un obbligo giuridico. Se il datore di lavoro non rispetta quanto fissato, o il lavoratore non assume l’incarico come pattuito, quella che si configura come parte lesa può chiedere un risarcimento. Per questo motivo è importante che, al suo interno, vengano riportate le informazioni che si ritroveranno poi nel contratto.

 

Cosa deve contenere la lettera di impegno all’assunzione

Essendo una sorta di precontratto, la lettera di impegno all’assunzione deve contenere degli elementi specifici:

  • i dati del lavoratore e dell’azienda;
  • la data di inizio del rapporto di lavoro (e la data di fine, a meno che non si tratti di contratto a tempo indeterminato);
  • la durata dell’eventuale periodo di prova;
  • la tipologia di contratto: inquadramento, livello, qualifica, mansioni;
  • il luogo fisico in cui il lavoratore presterà servizio;
  • il numero di ore di lavoro settimanali;
  • la retribuzione;
  • la regolamentazione di ferie e permessi;
  • il termine di preavviso in caso di licenziamento;
  • il consenso al trattamento dei dati personali.

Eventualmente, è possibile inserire anche il patto di riservatezza e di non concorrenza e/o altre clausole accessorie.

Tali informazioni, secondo la Legge, devono coincidere con quanto stabilito in un secondo momento dal contratto.

 

Lettera di impegno all'assunzione non rispettata: cosa succede

Attraverso la lettera di impegno all’assunzione, l’azienda si tutela.

In caso la lettera contenga una clausola penale, il lavoratore che non rispetta quanto firmato è tenuto a pagarla. Se invece non è presente, può rivolgersi a un giudice dimostrando e quantificando il danno subito.

Anche il lavoratore viene tutelato. Se l’azienda non rispetta i suoi impegni, risulta inadempiente: la parte lesa può dunque agire in via giudiziale, chiedendo l’adempimento di quanto contenuto nella lettera d’assunzione, la risoluzione del precontratto e/o il risarcimento per il danno subito.

 

Quando sottoscrivere la lettera di impegno all’assunzione

In genere, la lettera di impegno all’assunzione viene firmata dopo che il datore di lavoro e l’azienda hanno concordato i termini dell’offerta e sono pronti a formalizzare l’accordo.

Può dunque essere firmata una volta che le parti hanno discusso e concordato i dettagli dell'offerta di lavoro, inclusi stipendio, benefit, orario di lavoro e altre condizioni. E, quindi, dopo la fase di negoziazione. Oppure, può essere sottoscritta poco prima che il lavoratore inizi effettivamente a prestare la sua opera presso l'azienda, consentendo all’organizzazione di documentare l'accordo prima dell'inizio dell'impiego (e al dipendente di confermare la sua disponibilità e il suo impegno a iniziare il lavoro). O, ancora, può essere firmata dopo che il datore di lavoro ha completato il processo di ricerca e selezione e ha scelto il candidato ideale.