I test psicoattitudinali usati nella selezione del personale vengono realizzati da psicologi del lavoro con lo scopo di fornire ai recruiter un metodo affidabile per assicurare una prima scrematura dei candidati e selezionare quelli più in linea per il posto di lavoro proposto.

Test cognitivi, attitudinali, della personalità: in questo approfondimento potrai trovare i test più utilizzati dalle Risorse Umane per la selezione del personale.           

Test psicoattitudinali: storia e vantaggi

Le prove psicometriche aiutano il recruiter nella scelta del candidato più adatto per una determinata posizione lavorativa.

Sono stati utilizzati per la prima volta dallo psicologo francese e professore alla Sorbonne Alfred Binet, con lo scopo di identificare i bambini con un elevato quoziente intellettivo.

Impiegati poi dalle aziende più strutturate per vagliare i migliori candidati per ruoli professionali di responsabilità, oggi i test psicometrici e della personalità vengono adoperati durante i processi di Recruiting anche nelle imprese più piccole.

A differenza di aspetti come l'istruzione, le competenze, le esperienze di lavoro, i tratti comportamentali e la personalità di un candidato sono più difficili da valutare durante un colloquio.

Tramite i test psicometrici per la selezione del personale si ottiene una panoramica più completa sul candidato e, in particolare, sul suo carattere, i suoi punti di forza o le sue debolezze.

Test comportamentali: caratteristiche

I test usati nella selezione del personale vengono somministrati generalmente da psicologi che hanno il compito di interpretare correttamente i dati e di redigere il profilo della persona che li ha svolti.

I test si dividono principalmente in:

  • test psicometrici sotto forma di domande, con scelta del candidato tra “giusto” o “sbagliato”. Comprendono i test cognitivi, attitudinali e di analisi;
  • valutazioni psicometriche sotto forma di questionario. Appartengono a questa categoria i test sulla personalità, i test comportamentali e di intelligenza emotiva.

Grazie all’impiego di questi strumenti, le Risorse Umane ottengono un quadro su capacità, valori, abilità, gusti, attitudini, gestione delle emozioni e Soft Skills di un candidato: tutti elementi essenziali per valutare l’assunzione e l’inserimento in azienda.

Test attitudinali: alcuni esempi

I test utilizzati dalle Risorse Umane nel mondo sono molteplici. Qui di seguito trovi i sei test psicoattitudinali più diffusi:

  • Big Five: noto anche come “OCEAN”, è un questionario che permette di analizzare alcuni tratti caratteriali del candidato come apertura, scrupolosità, capacità relazionale e stabilità emotiva;
  • GAT-2: permette di identificare le abilità logiche, di apprendimento e di adattamento di un individuo;
  • Test di Terman Merrill: è il test più utilizzato per misurare il quoziente intellettivo (QI);
  • MBTI: aiuta a identificare i tratti dominanti della psicologia di un candidato come apertura o introversione, capacità intuitive e pragmatiche;
  • 16PF: identifica 16 caratteristiche della personalità dei candidati in base a come essi reagiscono a contesti e situazioni differenti;
  • SJT: serve a valutare come un candidato affronta e risolve i problemi.

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