La Legge 68/99 disciplina l’inserimento lavorativo delle categorie protette nelle aziende. In esse rientrano:
- gli individui con invalidità civile del 46% o superiore;
- gli invalidi di lavoro con percentuale uguale o maggiore del 46%;
- i non vedenti;
- gli ipovedenti con residuo visivo non superiore a 1/10 per occhio;
- i non udenti;
- gli invalidi di guerra, gli invalidi civili di guerra e gli invalidi di servizio.
Tra i modelli di Curriculum Vitae disponibili, il CV per le categorie protette segnala alle aziende il diritto a essere assunti. Secondo la legge sopra citata, infatti, un’azienda deve avere un numero minimo di lavoratori con disabilità a seconda delle sue dimensioni:
- 1 lavoratore, nelle aziende con 15-35 dipendenti;
- 2 lavoratori, nelle aziende con 36-50 dipendenti;
- il 7% dei lavoratori, se l’azienda ha più di 50 dipendenti.
CV per categorie protette: cosa scrivere
Il Curriculum del lavoratore appartenente alle categorie protette deve essere compilato come ogni altro CV, con paragrafi dedicati all’istruzione, alle esperienze lavorative e alle competenze.
Inserire il riferimento alla disabilità non è obbligatorio quando si risponde a un annuncio di lavoro generico. Se invece stai applicando a un annuncio rivolto alle categorie protette, o ti stai candidando spontaneamente, è necessario inserire la dicitura corretta in relazione alla disabilità.
La posizione più indicata nel CV dove inserire questa informazione è all’inizio, dove sono riportate le informazioni personali (nome, cognome, indirizzo, recapito telefonico, indirizzo e-mail, ecc.). La dicitura corretta da aggiungere è la seguente: “Appartenente alle categorie protette in base alla legge 68 del 1999, con un grado di invalidità del [percentuale]”. Alla fine del Curriculum, poi, si può rafforzare il concetto con una seconda dicitura: “Iscritto all’elenco del Collocamento Obbligatorio in base alla legge 68 del 1999 il [data di iscrizione]”.
L’azienda può successivamente chiedere la copia dell’iscrizione al collocamento mirato, il cui verbale viene rilasciato in duplice copia: una, senza diagnosi a protezione della privacy, è pensata proprio per essere consegnata ai datori di lavoro.
Per il resto, le regole per scrivere il Curriculum di una persona con disabilità rimangono le stesse che vengono applicate per redarre tutti i tipi di CV:
- non eccedere le due pagine di lunghezza;
- scegliere un font facile da leggere (ad esempio Arial o Verdana);
- inserire le giuste parole chiave: molte aziende effettuano una prima scansione dei CV attraverso i software ATS;
- utilizzare l’ordine cronologico a ritroso;
- scegliere un’interlinea 1,15;
- tenere i margini a 2,5 cm per lato.
Esempio Curriculum Vitae per categorie protette
Di seguito ti riportiamo un template che puoi utilizzare come punto di partenza per la stesura del tuo CV.
Nome Cognome
Indirizzo
E-mail
Recapito telefonico
Link al profilo LinkedIn (opzionale)
Appartenente alle categorie protette in base alla legge 68 del 1999, con un grado di invalidità del [inserire percentuale] %.
Breve presentazione, con un sunto delle proprie skills e dei risultati raggiunti nel lavoro in corso e nelle esperienze lavorative precedenti.
Esperienze lavorative:
Nome azienda
Periodo di lavoro
Breve descrizione della mansione ricoperta e dei risultati raggiunti
Istruzione:
Titolo di studio conseguito
Nome ateneo/scuola/ente formativo
Periodo di studio
Valutazione finale o attestato conseguito
Hard e Soft Skills
Certificazioni
Iscritto all’elenco del Collocamento Obbligato in base alla legge 68 del 1999 in [data].
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