Avere una busta paga più corposa è il sogno di tutti. Capire come fare, però, non è semplice. Ad esempio: è meglio un aumento di livello o di stipendio?
Per rispondere a questa domanda, è necessario capire prima a cosa serve il livello in busta paga, e quando scatta l’aumento.
Quando scatta l'aumento di livello
La legge italiana prevede un CCNL (Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro) per ogni settore. Esso disciplina i rapporti tra lavoratori e datore di lavoro, fissa diritti e doveri, e disciplina i livelli contrattuali.
Il livello indica che per ogni ruolo e categoria di un CCNL è previsto uno stipendio minimo.
L’inquadramento contrattuale è dunque dato dalla categoria e dal livello con cui l’azienda assume il dipendente.
Le categorie applicabili, a prescindere dal settore, sono quattro:
- Dirigenti;
- Quadri;
- Impiegati;
- Operai.
I Dirigenti hanno autonomia decisionale e sono chiamati a guidare l’intera azienda o un suo comparto. La loro retribuzione è la più elevata ma, le loro mansioni e responsabilità, variano di molto a seconda del settore.
Subito dopo ci sono i Quadri, lavoratori subordinati con potere decisionale, a cui spetta il compito di dirigere specifici uffici o comparti.
Seguono gli impiegati, che svolgono mansioni d’ufficio, e gli operai. Entrambe le categorie, impiegati e operai, si dividono ulteriormente: abbiamo impiegati con funzioni direttive, impiegati di concetto e impiegati d’ordine, operai comuni, qualificati, intermedi e specializzati.
Accanto alle categorie troviamo i livelli, che generalmente si dividono in:
- Livello A1: ruoli di gestione del cambiamento e innovazione;
- Livelli da B1 a B3: ruoli di gestione specialistici;
- Livelli da C1 a C3: ruoli tecnici specifici;
- Livelli D1 e D2: ruoli operativi.
Il livello viene stabilito al momento dell’assunzione, ma non è un dato definitivo, può cambiare.
Quando scatta l'aumento di livello? A far fede è il CCNL di riferimento. Nel Commercio, ad esempio, spetta dopo tre anni di anzianità e consiste in un aumento di 25,46 euro al mese per un Quadro e di 19,47 euro per i dipendenti di settimo livello. Nell’industria metalmeccanica, invece, gli scatti di anzianità maturano ogni due anni di anzianità e vanno dai 18,49 euro mensili del livello 1 ai 45,96 euro mensili del livello 9.
Meglio un aumento di livello o di stipendio?
L’aumento di livello e di stipendio sono due cose diverse: il primo comporta un avanzamento nella scala gerarchica, e porta con sé nuove responsabilità, il secondo si traduce nel solo incremento della busta paga.
Sebbene l’aumento di stipendio sia in genere più consistente, a fronte delle stesse responsabilità e dello stesso carico di lavoro, l’aumento di livello offre al lavoratore una garanzia maggiore, in quanto lo protegge dai demansionamenti e gli permette di progredire nella sua carriera.
Inoltre, mentre l’aumento di livello scatta in automatico, l’aumento di stipendio deve essere negoziato. La richiesta deve essere avanzata al momento giusto e nel modo giusto. Il datore di lavoro non è obbligato a soddisfarla (in realtà, se in possesso delle giuste competenze, il lavoratore può chiedere anche un aumento di livello prima che l’anzianità scatti).
Quanto è un buon aumento di stipendio? In genere, il 7-10% della busta paga lorda, motivo per cui è bene cominciare la contrattazione da una richiesta più elevata. Quanto aumenta la busta paga con un aumento di livello, invece, è stabilito dal CCNL.
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