Con il licenziamento volontario si ha diritto alla disoccupazione?

Scopri quando si ha diritto alla disoccupazione in caso di licenziamento volontario. Adecco ti spiega le condizioni e i requisiti per accedere alle indennità.
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Chi lascia in modo volontario il proprio lavoro può accedere alla disoccupazione? È una delle domande più frequenti tra i lavoratori che stanno pensando di dimettersi o che affrontano un'interruzione del rapporto di lavoro. Conoscere le regole di accesso alla NASpI – l’indennità di disoccupazione – è fondamentale per valutare le proprie scelte in modo consapevole e tutelare i propri diritti economici nel periodo di transizione.

Vediamo insieme quando si ha diritto alla disoccupazione e in quali casi si perde questo diritto, distinguendo tra licenziamento, dimissioni volontarie, giusta causa e altri scenari particolari.

 

Cos’è la NASpI e chi può richiederla

La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è un'indennità mensile erogata dall'INPS ai lavoratori che perdono involontariamente il lavoro. Possono farne richiesta i lavoratori subordinati, compresi gli apprendisti e il personale artistico con contratto di lavoro dipendente.

Per accedere alla NASpI servono alcuni requisiti minimi:

  • stato di disoccupazione involontaria;
  • almeno 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti l’inizio della disoccupazione;
  • almeno 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti.

 

Se mi licenzio ho diritto alla disoccupazione?

No, in caso di dimissioni volontarie non si ha diritto alla NASpI, salvo alcune eccezioni ben definite. La norma generale prevede infatti che la disoccupazione venga riconosciuta solo a chi perde involontariamente il lavoro, ad esempio per:

  • licenziamento individuale o collettivo;
  • scadenza naturale di un contratto a termine;
  • risoluzione consensuale del rapporto, se prevista da procedura di conciliazione;
  • dimissioni per giusta causa (vedi paragrafo successivo).

 

Se mi licenzio per depressione ho diritto alla disoccupazione?

Sì, ma solo se viene riconosciuta la giusta causa. In presenza di patologie psicologiche gravi come la depressione, il lavoratore può dimettersi per giusta causa se il contesto lavorativo risulta dannoso per la salute (es. mancata tutela, stress cronico, mobbing, ecc.).

Per avere accesso alla NASpI in questi casi:

  • è importante documentare adeguatamente la condizione (es. certificazioni mediche, relazioni specialistiche);
  • è consigliato farsi assistere da un consulente del lavoro o da un patronato.

 

Quando il lavoratore è licenziato per giusta causa ha diritto alla disoccupazione?

In caso di licenziamento per giusta causa (es. grave inadempienza del lavoratore), la perdita del lavoro è comunque considerata involontaria, e quindi dà diritto alla NASpI. Anche chi viene allontanato per motivi disciplinari può accedere all’indennità, purché sussistano i requisiti contributivi richiesti.

 

Come licenziarsi e avere diritto alla disoccupazione?

L’unico modo per licenziarsi e avere accesso alla disoccupazione è dimettersi per giusta causa. Questo può avvenire ad esempio in caso di:

  • mobbing o molestie;
  • mancato pagamento dello stipendio;
  • modifica unilaterale delle mansioni o del luogo di lavoro;
  • comportamenti lesivi da parte del datore.

In alternativa, si può ricorrere alla risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di conciliazione presso l’Ispettorato del Lavoro. Questa formula, anche se non sempre facile da attivare, permette al lavoratore e al datore di stabilire una chiusura concordata del rapporto lavorativo, conservando il diritto alla NASpI.

 

Altri casi particolari

Esistono altre situazioni in cui, pur senza un licenziamento diretto, il lavoratore può accedere alla disoccupazione:

  • dimissioni durante il periodo di maternità protetta (entro l’anno di vita del bambino);
  • dimissioni del lavoratore minorenne;
  • rottura del patto di prova causata dal datore.

Se hai dubbi su come affrontare un periodo di transizione lavorativa o vuoi ricevere supporto nella tua ricerca di un nuovo impiego, Adecco è al tuo fianco con servizi di orientamento, formazione e ricollocamento.

 

FAQ

Se mi licenzio ho diritto alla disoccupazione?
No, salvo che le dimissioni siano per giusta causa o avvengano all’interno di una procedura conciliativa.

Se mi licenzio per depressione ho diritto alla disoccupazione?
Solo se la depressione è documentata e viene riconosciuta come giusta causa.

Cosa fare per ottenere la NASpI in caso di dimissioni per giusta causa?
Fornire documentazione adeguata, conservare prove (es. comunicazioni scritte, certificati) e presentare richiesta all’INPS tramite il portale online o con l’aiuto di un patronato.

In caso di licenziamento per giusta causa, ho comunque diritto alla disoccupazione?
Sì, il licenziamento – anche se disciplinare – è considerato una perdita involontaria del lavoro.

Come posso tutelarmi in fase di dimissioni?
Rivolgiti a un consulente o a un patronato, valuta la possibilità di attivare una procedura conciliativa e informati bene sui tuoi diritti.

 

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Come funziona l'infortunio sul lavoro?

Dimissioni online: guida completa

 

 

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