Il Change Management (in italiano, “gestione del cambiamento”) descrive un approccio sistematico alla trasformazione degli obiettivi, dei processi e/o delle tecnologie aziendali.

Per comprendere il significato di Change Management, bisogna partire dal concetto di cambiamento organizzativo. Esso si riferisce alle azioni che un'azienda intraprende per modificare o adattare una sua componente significativa: la cultura aziendale, i processi produttivi, le tecnologie, la gerarchia aziendale e così via. A seconda dei casi, si parla di cambiamento adattivo o trasformativo:

  • i cambiamenti adattivi sono piccoli e graduali e vengono intrapresi da un'organizzazione per migliorare nel tempo i suoi prodotti, i processi, i flussi di lavoro o le strategie (ad esempio l'assunzione di un nuovo membro del team per far fronte all'aumento della domanda, l'implementazione di una nuova politica di telelavoro per attrarre talenti);
  • i cambiamenti trasformazionali sono di portata maggiore e, se non gestiti a dovere, possono destabilizzare (ad esempio il lancio di un nuovo prodotto, la creazione di una nuova divisione aziendale, la decisione di espandersi a livello internazionale).

I pilastri del Change Management

I pilastri del Change Management sono riassumibili in “quattro P”:

  1. People: ogni cambiamento deve partire dalle persone, dalla risposta ai loro dubbi e dalla risoluzione delle loro obiezioni;
  2. Process: quando si introduce un cambiamento, bisogna introdurre anche un processo nuovo ed efficace;
  3. Platform: il cambiamento è più veloce, e più semplice da accettare, se viene supportato con strumenti semplici da utilizzare;
  4. Place: i luoghi di lavoro devono essere ripensati in funzione del cambiamento, per permettere ai dipendenti di lavorare meglio e di essere efficienti, sia quando lavorano in sede che quando lavorano in mobilità.

Il Change Management è dunque legato a doppio filo alla Digital Transformation. Le aziende sono sottoposte a crescenti pressioni per trasformarsi digitalmente, così da restare competitive. Tuttavia, poiché la trasformazione digitale può essere un processo complesso, la gestione del cambiamento è essenziale affinché abbia successo.

Le fasi del processo di Change Management

A prescindere dal tipo di cambiamento che l’azienda va ad apportare, un processo di Change Management deve contemplare alcune fasi:

  1. preparazione: definizione degli obiettivi, delle tempistiche e delle modalità con cui i lavoratori verranno coinvolti;
  2. progettazione: l’azienda comunica il cambiamento ai dipendenti, e si confronta insieme a loro circa la sua gestione;
  3. attuazione: i lavoratori cominciano a vivere il cambiamento e ad agire, mentre i manager li monitorano per raccogliere i feedback.

5 strategie di Change Management efficaci

Gestire il cambiamento organizzativo è complicato: i leader devono allineare il team alla ragione del cambiamento, spesso lavorando contro abitudini e convinzioni di lunga data. Ecco cinque strategie efficaci.

1. Le persone al primo posto

Una gestione del cambiamento di successo dà la priorità alle persone: le novità falliscono quando i dipendenti coinvolti non le comprendono o non ci credono mentre i leader falliscono quando non coinvolgono il loro team.

2. I modelli di gestione del cambiamento

I modelli di gestione del cambiamento aiutano i leader a connettere la strategia aziendale con l’azione, aumentando le probabilità di successo. Esistono diversi modelli di Change Management tra cui scegliere, dal modello ADKAR di Prosci al modello di Lewin: sebbene varino tra loro, tutti seguono principi simili per identificare le esigenze e per implementare il cambiamento.

3. La comunicazione come strumento di responsabilizzazione

La comunicazione è una parte essenziale del Change Management, in quanto chiarisce il motivo per cui il cambiamento è necessario e instaura nei dipendenti un senso di urgenza. I leader non devono limitarsi a trasferire informazioni una tantum: devono mostrare impegno, chiarezza e coerenza.

I dipendenti devono essere coinvolti attraverso metodi di comunicazione bidirezionale come sondaggi, focus group e raccolta di feedback informali. Quando la leadership coinvolge i dipendenti, li fa sentire apprezzati, e dunque più propensi a partecipare al cambiamento.

4. Il lato avvincente ed entusiasmante del cambiamento

Poiché i dipendenti comprendono meglio la logica del cambiamento quando l’azienda utilizza una comunicazione mirata, chiara e coerente, è importante che quella comunicazione sottolinei i vantaggi delle novità introdotte. Il lavoratore deve percepire il cambiamento come avvincente ed entusiasmante, e sapere che quest’ultimo migliorerà il suo lavoro. In questo modo lo accetterà, avrà voglia di farne parte, sarà ricettivo e propositivo.

5. Il ruolo della leadership

Sebbene l’impatto della leadership sul cambiamento sia ben noto, molti leader faticano a comprendere il ruolo vitale che svolgono. L’azienda deve dunque istruirli sui loro ruoli, affinché siano responsabili del raggiungimento degli obiettivi dall'inizio alla fine, siano coinvolti e sappiano motivare il team, trasmettendo ai suoi membri tutta l’essenzialità e l’utilità del cambiamento.

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