Come fare per diventare un Disability Manager

Il Disability Manager (DM) è il professionista che predispone progetti personalizzati per l’inserimento del lavoratore diversamente abile.

Attraverso una valutazione oggettiva dell’accessibilità dei luoghi e una valutazione soggettiva della soddisfazione della persona e dei suoi rapporti professionali, il DM agevola l’ingresso in ufficio del lavoratore con disabilità (o il ritorno del dipendente divenuto disabile).

Ma cosa fa il Disability Manager, e cosa bisogna studiare per intraprendere tale professione?

Disability Manager: la normativa

La figura del Disability Manager è descritta all’interno del Jobs Act (D.lgs. 151/2015). A partire dal 2015, è iniziata una fase di rinnovo del collocamento mirato attraverso alcune modifiche alla Legge n. 68/1999.

L’anno successivo, nel corso della Quinta Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità, è stato introdotto un programma d’azione per la tutela dei diritti e l’integrazione dei disabili. Tra i temi centrali vi era proprio il lavoro, con l’individuazione di figure professionali che potessero agevolare l’inserimento occupazionale dei disabili.

Per la verità, l’esigenza di una figura esperta di Disability Management era emersa nelle aziende ben prima che il legislatore la prevedesse. Nella Pubblica Amministrazione, ad esempio, si parlò per la prima volta di tale figura nel 2009, in merito alla necessità di agevolare gli spostamenti casa-lavoro per le persone diversamente abili.

La Legge Delega in materia di disabilità (Legge 227/2021), infine, nomina il Disability Manager all’articolo 2. Se ad oggi l’obbligo di dotarsi di tale figura è in capo alle Pubbliche Amministrazioni con più di 200 dipendenti, la Legge Delega lo estende a tutti i datori di lavoro pubblici. Non solo: la norma approfondisce anche l’operatività di questo professionista, che non è più solamente responsabile dell’inserimento lavorativo delle persone con disabilità in azienda ma deve anche garantire l’accomodamento ragionevole (e, dunque, l’inclusione lavorativa e la valorizzazione dei talenti con disabilità).

 

Disability Manager: cosa fa

Rientrano tra le mansioni del Disability Manager:

  • il porsi come il referente in azienda del lavoratore con disabilità, sia in fase d’inserimento che in caso di altri problemi sul luogo di lavoro;
  • la segnalazione tempestiva ai responsabili aziendali di azioni che contravvengono la Convenzione Internazionale sui Diritti delle Persone con Disabilità;
  • la predisposizione di una segnaletica adeguata all’interno degli spazi di lavoro, che possa essere compresa dai lavoratori con disabilità sensoriali e psicofisiche;
  • la verifica dell’accessibilità delle strutture;
  • il monitoraggio dell’ambiente lavorativo e delle caratteristiche individuali dei lavoratori con disabilità, così da prevenire l’insorgere di problematiche;
  • la formazione dei responsabili della sicurezza e dell’ufficio HR, per prevenire l’infortunio sul lavoro della persona disabile.

Come diventare Disability Manager?

Per intraprendere questa professione è consigliabile avere un background nel campo delle Risorse Umane o della Psicologia. Un percorso di studi vero e proprio non esiste ma sono attivi numerosi corsi post laurea in Disability Management. Fondamentale è inoltre possedere competenze trasversali quali empatia, Problem Solving, buone capacità comunicative e ascolto attivo.

Quanto guadagna un Disability Manager? La media è di 40.000 - 50.000 € lordi l’anno. Sebbene questa figura professionale sia prevista solamente per la Pubblica Amministrazione, il suo ruolo può rivelarsi prezioso anche per le aziende del settore privato: attraverso specifici servizi, come ad esempio quello di Diversity & Inclusion di Adecco, le imprese possono contare su team di consulenza specializzati nella selezione, valutazione e reclutamento di candidati appartenenti alle categorie protette.

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