Ricevuta di prestazione occasionale: cos'è e come compilarla

Istruzioni di compilazione della ricevuta per attività di lavoro autonomo in caso di prestazione occasionale: ritenuta d'acconto, contratto, ore, marca da bollo.
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La ricevuta di prestazione occasionale è il documento che attesta il pagamento di un lavoro svolto in modo autonomo e non continuativo. Serve a certificare che un committente ha corrisposto un compenso a un lavoratore autonomo occasionale.

Questa forma di collaborazione è regolata dalla legge n. 92/2012 (Legge Fornero) e prevede che non venga instaurato un rapporto di subordinazione. Ma quali sono i limiti per il 2025? E come si compila correttamente la ricevuta?

 

Chi emette la ricevuta per prestazione occasionale

La ricevuta di prestazione occasionale viene emessa dal lavoratore autonomo occasionale, non titolare di partita IVA, al termine della prestazione e al momento del pagamento.

Tre sono le caratteristiche di questa tipologia di lavoro:

  • occasionalità: non è un'attività abituale o continuativa;
  • indipendenza: non c'è vincolo di subordinazione verso il committente;
  • discontinuità: non sussiste obbligo di prosecuzione dopo la conclusione della prestazione.

Se il committente ha la partita IVA (ad esempio un’azienda), la ricevuta deve riportare la ritenuta d'acconto del 20%. Se invece il committente è un privato, la ritenuta non è prevista.

 

Come fare una ricevuta per la prestazione occasionale

Molti si chiedono come fare la ricevuta prestazione occasionale e quali dati inserire. La ricevuta deve contenere:

  • dati anagrafici del prestatore e del committente;
  • descrizione dettagliata della prestazione (ad esempio: "Servizio di consulenza svolto in data…");
  • compenso lordo pattuito;
  • importo della ritenuta d’acconto (se applicabile);
  • eventuale marca da bollo (vedi sotto);
  • firma del prestatore.

Se il compenso lordo supera i 77,47 euro, è obbligatorio applicare una marca da bollo da 2 euro. La marca va acquistata prima dell’emissione e applicata fisicamente (o indicata come "assolta" se inviata digitalmente).

 

Come compilare la data?

La data da inserire nella ricevuta coincide con il giorno in cui viene emesso il documento, cioè quando si riceve effettivamente il pagamento. È importante indicarla correttamente per fini fiscali e per eventuali controlli.

 

Sample: esempio di ricevuta per prestazione occasionale

Ecco un esempio pratico di modello di ricevuta per compenso per prestazione occasionale, utile per capire come compilarla.

 

Ricevuta per prestazione occasionale
Emessa il: 10 maggio 2025

Dati del prestatore:
Mario Rossi
Codice fiscale: RSSMRA90A01H501Z
Indirizzo: Via Roma 10, 20100 Milano

Dati del committente:
Azienda ABC S.r.l.
Partita IVA: 12345678901
Indirizzo: Via Verdi 25, 20100 Milano

Descrizione prestazione:
Attività di supporto grafico svolta nei giorni 2-5 maggio 2025.

Compenso lordo: € 1.000,00
Ritenuta d'acconto 20%: € 200,00
Compenso netto: € 800,00

Marca da bollo: € 2,00 (apposta)

Firma del prestatore

 

Cosa cambia nel 2025 per le prestazioni occasionali

Nel 2025, i limiti economici restano invariati rispetto al 2024:

  • il prestatore non deve superare 5.000 euro annui complessivi da prestazioni occasionali;
  • il limite per ogni singolo committente è di 2.500 euro (elevato a 5.000 euro per gli steward delle società sportive).
  • in caso di superamento dei 5.000 euro complessivi, il prestatore deve iscriversi alla Gestione Separata INPS e versare i contributi.

In conclusione, sapere come compilare correttamente la ricevuta prestazione occasionale è fondamentale per operare in regola e gestire al meglio la tua attività. Adecco ti supporta anche nella gestione pratica e nella consulenza per i tuoi percorsi professionali. Come trovare lavoro? Come candidarsi, in modo che il proprio CV venga notato? Consulta gli approfondimenti di Adecco per trovare tutte le risposte!

 

Casi particolari: prestazioni occasionali con più committenti

È possibile lavorare con più committenti nel corso dell'anno, purché il compenso totale non superi 5.000 euro.

Se il limite con un singolo committente supera 2.500 euro, non è necessario aprire la partita IVA, ma bisogna rispettare le regole fiscali e previdenziali. Se invece la somma complessiva supera 5.000 euro, è obbligatorio iscriversi alla Gestione Separata e versare i contributi sui compensi eccedenti.

 

Domande frequenti sulla ricevuta per prestazioni occasionali

Come si fa la ricevuta di prestazione occasionale?

La ricevuta si fa inserendo i dati anagrafici, la descrizione del servizio, l'importo lordo, la ritenuta (se dovuta), la marca da bollo e la data. Serve per certificare il pagamento ricevuto in modo occasionale.

Qual è il modello di ricevuta per compenso per prestazione occasionale?

Non esiste un modello unico obbligatorio, ma è possibile utilizzare fac-simile disponibili online. L'importante è che contenga tutte le informazioni fiscali necessarie.

Come dichiarare le prestazioni occasionali?

Il reddito da prestazioni occasionali deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi (quadro RL del Modello Redditi o quadro D del Modello 730).

Come posso emettere una ricevuta per una prestazione occasionale senza avere la Partita IVA?

È possibile farlo purché l'attività sia svolta in modo occasionale e non abituale, rispettando i limiti di compenso annui. Non serve aprire una partita IVA.

 

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