Chi è l'infermiere/a, di cosa si occupa e quanto guadagna

L’infermiere è una delle figure professionali più richieste  nel mondo del lavoro. Al centro della cura e dell’assistenza quotidiana ai pazienti, è un professionista della salute che lavora in collaborazione con medici, operatori sanitari e specialisti, in ospedali, cliniche, residenze per anziani, strutture private e servizi domiciliari.

Ma cosa fa esattamente un infermiere o un’infermiera? Qual è lo stipendio medio, quali sono le specializzazioni più remunerative e come si diventa infermiere oggi in Italia? In questo approfondimento firmato da Adecco trovi tutte le risposte.

 

Che cosa fa un infermiere/a: mansioni principali

Il suo ruolo è estremamente variegato. Non si limita alla somministrazione di farmaci, ma comprende una serie di attività tecniche, relazionali e organizzative:

  • assistenza diretta al paziente (somministrazione terapie, rilevazione parametri, gestione ferite);
  • monitoraggio delle condizioni cliniche;
  • compilazione della cartella clinica e gestione documentazione sanitaria;
  • supporto psicologico a pazienti e familiari;
  • educazione sanitaria e prevenzione;
  • collaborazione con l’équipe medica nelle decisioni terapeutiche;
  • supervisione di operatori socio-sanitari (OSS) o assistenti infermieri.

L’infermiere opera sempre nel rispetto delle linee guida cliniche e del Codice Deontologico della professione infermieristica, assumendosi la responsabilità del proprio operato.

 

Dove lavora un infermiere?

Può lavorare in diversi contesti:

  • Ospedali pubblici e privati
  • Case di cura e RSA
  • Ambulatori e centri specialistici
  • Servizi di emergenza-urgenza (118)
  • Assistenza domiciliare integrata (ADI)
  • Cliniche riabilitative
  • Ambienti scolastici o industriali (infermiere aziendale)
  • Organizzazioni internazionali o ONG

In base al contesto operativo, le mansioni possono variare, così come i turni di lavoro: molti infermieri sono infatti soggetti a turnazioni notturne, festive o su reperibilità.

 

Quanto guadagna un infermiere? Lo stipendio medio in Italia

Lo stipendio di un infermiere dipende da diversi fattori:

  • Contratto di riferimento (prevalentemente il CCNL Sanità Pubblica)
  • Anzianità di servizio
  • Struttura di impiego (pubblica o privata)
  • Turni notturni e festivi
  • Specializzazioni

 

Stipendio infermiere nel pubblico

Lo stipendio base lordo per un infermiere appena assunto in ospedale pubblico (categoria D) è di circa 1.900-2.000 euro lordi mensili. A questi si possono aggiungere:

  • indennità di turno (circa 200-300€/mese)
  • indennità notturna e festiva
  • retribuzione di risultato (in alcuni contesti)

In media, un infermiere con 10 anni di esperienza può guadagnare tra i 2.200 e i 2.500 euro lordi al mese, con picchi che superano i 2.800 euro se si considerano straordinari e notturni.

 

Stipendio infermiere nel privato

Nelle strutture private, lo stipendio può essere inferiore, specialmente nei primi anni: si parte da circa 1.500-1.700 euro lordi mensili, con possibilità di crescita in base al ruolo e alla seniority.

 

Quanto guadagna un infermiere con le notti?

Il lavoro notturno può incidere in modo significativo: un infermiere che svolge regolarmente turni di notte o festivi può incrementare lo stipendio anche del 20-30%, a seconda della frequenza e del contratto applicato.

 

Infermiere vs OSS: chi guadagna di più?

Una domanda comune tra chi si affaccia al settore sanitario riguarda la differenza tra l’infermiere e l’OSS (Operatore Socio-Sanitario).

  • L’infermiere è un professionista laureato con competenze cliniche e gestionali avanzate.
  • L’OSS svolge funzioni di supporto all’assistenza, ma non può somministrare farmaci o prendere decisioni cliniche.

In termini retributivi:

  • OSS: da 1.200 a 1.500 euro lordi/mese
  • Infermiere: da 1.800 a oltre 2.500 euro lordi/mese

L’infermiere guadagna di più, ma ha anche maggiori responsabilità e requisiti formativi.

 

Quale tipo di infermiere guadagna di più?

Gli infermieri specializzati in determinate aree cliniche possono ambire a retribuzioni più elevate. Alcuni esempi:

  • Infermiere di area critica (terapia intensiva, pronto soccorso)
  • Infermiere strumentista (sala operatoria)
  • Infermiere case manager (coordinamento cure)
  • Infermiere forense
  • Infermiere pediatrico

Anche chi assume ruoli di coordinamento (caposala, coordinatore infermieristico) o lavora in contesti internazionali può percepire stipendi superiori alla media.

 

Come diventare infermiere: percorso formativo

Per diventare infermiere è necessario seguire un percorso abilitante regolato dalla legge che prevede:

  • Diploma di scuola superiore;
  • iscrizione al corso di laurea in Infermieristica (triennale, classe L/SNT1);
  • superamento dell’esame finale e iscrizione all’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI).

Non esistono scorciatoie: per esercitare la professione è obbligatoria l’abilitazione.

Dopo la laurea triennale, è possibile proseguire la formazione con:

  • Master di primo livello in area critica, geriatrica, pediatrica ecc.
  • Laurea magistrale in Scienze infermieristiche
  • Formazione continua ECM

 

Un lavoro sempre richiesto

In conclusione, la professione infermieristica è una delle più ricercate nel mercato del lavoro. Fare l’infermiere oggi significa intraprendere una carriera fatta di dedizione, empatia e responsabilità, ma anche di opportunità concrete di crescita professionale, stipendi competitivi e ampia domanda di personale qualificato.

Che tu sia uno studente in cerca di una strada nel mondo sanitario o un professionista in cerca di nuove opportunità, lavorare come infermiere può offrire stabilità, senso del dovere e soddisfazione personale. Scopri tutte le offerte di lavoro come infermiere/a di Adecco!