Il Project Manager: ruolo, competenze e stipendio

Se c’è una figura che avrà successo nel mercato del lavoro attuale e futuro, questa è il Project Manager, in breve PM. Si stima infatti che nei prossimi 10 anni la domanda della nuova figura professionale salirà del 33%, con una creazione di circa 22 milioni di nuovi posti di lavoro. Da non confondere con il vero e proprio “progettista”, il Project Manager è conosciuto in Italia anche come “responsabile di progetto” e si occupa dell’avvio, pianificazione, esecuzione, controllo e chiusura di un progetto seguendo tecniche e metodi di Project Management.

In questo approfondimento, scoprirai tutto quello che serve per diventare Project Manager, dalla differenza con altre figure simili, fino a stipendio medio e certificazioni utili.

 

Chi è e cosa fa il Project Manager?

Il Project Manager è il responsabile di progetto, il suo core business è offrire consulenza ai committenti con l’obiettivo primo di difendere l’idea progettuale dei progettisti. Guida il team di progetto verso l’obiettivo che intende perseguire il cliente, intercettando l’interesse dell’investitore e parlando la stessa lingua dei professionisti.

In poche parole, è il “traduttore” del progetto, che si interfaccia quotidianamente anche con le imprese di costruzione e le pubbliche amministrazioni, dato che molto spesso il fine è quello di portare a casa le autorizzazioni. Tutto questo deve essere svolto assicurando il rispetto dei costi, dei tempi e della qualità del progetto.

In sintesi, tra le principali attività svolte da un Project Manager rientrano:

  • pianificazione e definizione degli obiettivi progettuali;
  • gestione delle risorse umane e materiali coinvolte;
  • monitoraggio di tempi, costi e qualità;
  • comunicazione tra le parti interessate (team, clienti, fornitori);
  • valutazione dei rischi e gestione delle criticità;
  • chiusura e rendicontazione del progetto.

 

Differenza tra Project Manager e Progettista

Spesso si fa confusione tra i ruoli di Project Manager e Progettista:

  • il progettista si occupa della creazione tecnica del progetto (es. un ingegnere o un architetto);
  • il Project Manager ha un ruolo gestionale e organizzativo, coordinando il team e assicurandosi che il progetto venga realizzato nel rispetto delle specifiche.

Quali competenze deve avere il Project Manager?

Il Project Manager è una nuova figura, e come nella maggior parte dei casi, possiede competenze trasversali. Dovendo supportare il cliente nel prendere decisioni consapevoli, deve necessariamente avere una formazione tecnica per poter entrare nel merito delle questioni. Ad esempio, potrebbe dover gestire problematiche che riguardano gli impianti, e dunque avere delle basi di Architettura e Progettazione.

Ma avendo sulle spalle anche la responsabilità della gestione economica del progetto – dalla valutazione dei rischi alla gestione di risorse materiali e immateriali -, le aziende cercano profili che abbiano anche competenze sviluppate nel corso di studi di Economia, Marketing e Comunicazione.

A ciò si aggiunge l’importanza delle capacità relazionali, della creatività e dell’inventiva, caratteristiche fatte proprie dai laureati in Studi Umanistici. Meglio se con una “gavetta” in cantiere sul tema della progettazione nel proprio CV.

Per riassumere, tra le competenze tecniche (Hard Skill) sono imprescindibili:

  • conoscenza di metodologie di Project Management (es. Waterfall, Agile, Scrum);
  • gestione del budget e analisi dei costi;
  • utilizzo di strumenti digitali come MS Project, Trello, Asana;
  • competenze tecniche settoriali (es. ingegneria, IT, costruzioni).

Le Soft Skill fondamentali sono invece:

  • Leadership e capacità di motivare il team;
  • Problem solving;
  • organizzazione e gestione del tempo;
  • comunicazione efficace;
  • capacità di negoziazione e mediazione;

 

 

Come diventare Project Manager

Non esiste un’unica strada per diventare Project Manager, ma alcuni percorsi formativi e professionali possono agevolare l’ingresso in questa carriera.

 

Studi consigliati e formazione

In genere, un Project Manager ha una laurea in discipline tecniche (Ingegneria, Architettura, Informatica), ma anche in Economia o Scienze Umanistiche. È fondamentale integrare gli studi universitari con esperienze pratiche, corsi di specializzazione e attività che sviluppino capacità gestionali.

 

Certificazioni utili (es. PMP, PRINCE2, Agile)

Ottenere una certificazione può aumentare le opportunità di carriera. Le più riconosciute sono:

  • PMP – Project Management Professional
  • PRINCE2 – Projects IN Controlled Environments
  • CAPM – Certified Associate in Project Management
  • Scrum Master e certificazioni Agile

Questi titoli sono particolarmente richiesti in ambito internazionale e possono rappresentare un elemento distintivo in fase di selezione.

 

Che personalità ha il Project Manager?

La personalità del Project Manager è orientata alla leadership, ma anche all’ascolto. Un buon PM è una persona:

  • flessibile e adattabile al cambiamento;
  • decisa ma empatica;
  • resiliente e capace di affrontare lo stress;
  • curiosa e sempre pronta ad aggiornarsi.

Non esiste un identikit rigido: quello che conta è la capacità di tenere insieme visione strategica e operatività quotidiana.

 

Quanto guadagna il Project Manager?

Il settore, l’azienda, il Paese e la regione specifica possono fare la differenza in termini di retribuzione. In Italia il Project Manager guadagna mediamente i seguenti importi a seconda del grado di esperienza:

  • Junior PM (0-3 anni di esperienza): tra €28.000 e €35.000 lordi annui;
  • PM con esperienza (3-7 anni): tra €40.000 e €55.000;
  • Senior PM (oltre 10 anni): fino a €70.000-80.000 e oltre, specialmente in contesti internazionali.

Possono essere previsti anche benefit aziendali come auto aziendale, PC, smartphone, formazione continua e bonus legati agli obiettivi di progetto.

 

 

Domande frequenti

Che fa il Project Manager?
Coordina tutte le fasi di un progetto: dalla pianificazione alla realizzazione, gestendo team, tempi e risorse.

Che laurea ha un Project Manager?
Solitamente ha una laurea in Ingegneria, Economia o ambiti tecnico-gestionali, ma anche percorsi umanistici possono essere validi.

Chi sta sopra il Project Manager?
Dipende dalla struttura aziendale: può rispondere a un Program Manager, a un Portfolio Manager o direttamente alla Direzione.

Che differenza c’è tra Project Manager e Progettista?
Il Progettista sviluppa la parte tecnica del progetto mentre il Project Manager gestisce persone, tempi, costi e obiettivi.

Quali certificazioni servono per diventare Project Manager?
Le più richieste sono PMP, PRINCE2, CAPM, Agile e Scrum Master.

Serve una laurea per fare il Project Manager?
Non è obbligatoria, ma fortemente consigliata. Conta anche l’esperienza e la formazione certificata.

Quanto guadagna un Project Manager junior?
Un Project Manager junior può guadagnare tra i 28.000 e i 35.000 euro annui, a seconda del settore e della località.

Il Project Manager lavora solo in edilizia?
No, la figura è trasversale e opera in moltissimi settori: IT, marketing, consulenza, industria, finanza e altro.